LIQUIDAZIONE (TFS): arriva lo scippo !

Roma -

Ancora un blitz estivo di CGIL, CISL, UIL, UNSA e UGL.

Lo avevamo detto in largo anticipo che, dopo il furto del TFR per i lavoratori privati, CGIL, CISL e UIL, accompagnati dai vari sindacati gialli, avrebbero messo le mani in tasca dei lavoratori pubblici.

E, così, è stato.

Infatti, il 1° agosto, è stato firmato, all’Aran, l’Accordo per la costituzione del Fondo Nazionale Pensione Complementare per i lavoratori dei Comparti Ministeri, Enti pubblici non economici, Presidenza del Consiglio, Enac e Cnel, lasciando fuori, per il momento, le Agenzie Fiscali per le quali manca, ancora, il rinnovo del contratto (il testo integrale è stato pubblicato sul nostro sito www.rdbtesoro.it).
Nel giro di poche battute, si è chiusa la partita del Fondo per la previdenza complementare per gli ultimi comparti pubblici ancora sprovvisti, dopo quelli già siglati per il personale della scuola e quello istituito per i lavoratori delle regioni, autonomie locali e sanità.

Un’accelerazione dovuta alla necessità di avviare le stesse procedure già attuate nel settore privato, al fine di scippare le liquidazioni dei lavoratori e portare, in questo modo, a compimento il definitivo smantellamento della previdenza pubblica nel Paese.

Una operazione che ha visto accorpare comparti con trattamenti previdenziali differenziati e unire, nello stesso fondo, dipendenti e dirigenti di tutti i settori.

A differenza dei fondi già esistenti (per il personale della scuola e quello per i lavoratori delle regioni, autonomie locali e sanità) la quota minima di adesione per far decollare il Fondo, si è abbassata portandola da 30.000 a 10.000 lavoratori, vista la difficoltà incontrata dal Fondo Espero (Scuola, Università e Ricerca) nel raggiungere la precedente soglia.

L’altra "novità" dell’accordo, riguarda le spese per l’avvio del Fondo (art. 16), che saranno anticipate dall’INPDAP nella misura di 2,75 euro per ogni dipendente dei diversi comparti interessati (a prescindere da quanti aderiranno), per una cifra pari a circa 1 milione di euro.

Conclusa, quindi, la partita della costituzione dei Fondi complementari per il pubblico impiego, c’è da aspettarsi un accordo, seguito da un provvedimento legislativo ai sensi del 165/01, che preveda il metodo del "silenzio-assenso" (forse l'obbligatorietà?) anche per lo scippo delle liquidazioni del settore pubblico.

 

La RdB/CUB non ha sottoscritto l’accordo e si prepara a dare battaglia, come ha già fatto contro il furto del TFR per il settore privato.

Terrà costantemente informati i lavoratori sulle novità e si impegnerà nel costruire iniziative di lotta affinchè, dopo il TFR, anche lo scippo del TFS venga respinto al mittente.

 

NO AL FURTO DEL TFS !

PASSA DALLA TUA PARTE.

ADERISCI ALLE RDB/CUB