La democrazia razzista

Roma -

Ieri è stata una giornata nera, buia, tetra.

Una giornata in cui le ultime vaghe speranze di dignità, legalità, solidarietà, umanità sono state spazzate via insieme al codice deontologico dei medici, al rispetto per la Costituzione e per il ruolo della Magistratura, ricacciandoci in un sordido medio evo del terzo millennio.

Il Senato ha approvato il disegno di legge sulla sicurezza che ora passa all'esame della Camera.

I voti a favore sono stati 154, 114 i contrari.

Fra i punti salienti ci sono la cancellazione della norma attualmente in vigore per cui il medico non doveva denunciare lo straniero che si rivolge a strutture sanitarie pubbliche, l'aumento della tassa sul permesso di soggiorno che passa da 80 a 200 euro, il carcere fino a quattro anni per i clandestini che restano in Italia nonostante l'espulsione, la schedatura dei "senza dimora", la legalizzazione delle ronde dei cittadini (quelle "padane" soprattutto!), l'introduzione dell'Accordo di integrazione per gli immigrati, ovvero il permesso di soggiorno "a punti".


L'ARTICOLO "ANTI-CLANDESTINI" -  L'art. 39 del DDL sulla sicurezza, oltre alla cancellazione della norma che vietava esplicitamente la denuncia da parte dei medici, l'aumento della tassa sul permesso di soggiorno e il carcere per i clandestini che si sottraggono all'espulsione contiene inoltre l'istituzione del "permesso di soggiorno a punti" (chiamato Accordo di integrazione per gli immigrati).

Le modalità e il meccanismo del "permesso a punti" saranno decise da un regolamento entro sei mesi dall'approvazione del disegno di legge.

Il permesso di soggiorno sarà articolato per crediti (secondo lo stesso meccanismo della patente a punti) e in caso di azzeramento lo straniero verrà espulso.

La proposta iniziale della Lega stabiliva 10 punti iniziali con decurtazione in caso di violazione delle leggi, di non conoscenza della lingua e per non aver raggiunto un buon livello di integrazione sociale.

Ora le modalità vengono, invece, delegate all'esecutivo.


RONDE PADANE - L'art. 46 del DDL sulla sicurezza prevede che gli Enti Locali saranno "legittimati ad avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini al fine di segnalare agli organi di polizia locale eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio ambientale"  purché (grazie ad un emendamento) non armate e non potranno "cooperare all'attività di presidio del territorio".


REGISTRO DEI CLOCHARD - L'art. 44 del DDL sulla sicurezza prevede che i "senzatetto" devono essere schedati in un apposito registro entro 180 giorni dall'entrata in vigore della legge.

 

WRITERS - Fra tutto questo delirio razzista si salvano i "writers" (niente carcere e multe ridotte alla metà di quanto previsto).

Si stabilisce, comunque, che chiunque venda bombolette spray a minorenni con vernici non biodegradabili venga punito con una sanzione amministrativa fino a 1.000 euro.

La querela di parte sarà necessaria solo nel caso in cui vengano imbrattati "beni mobili"; per tutti i beni immobili e per i mezzi di trasporto pubblici o privati, si procederà d'ufficio.

La multa per i "writers" va da 300 a mille euro, ma se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico, la multa sale da 1.000 a 1.500 euro.

 

WEB - Il pacchetto sulla sicurezza prevede che il ministero dell'Interno potrà ordinare l'oscuramento dei siti Internet sui quali si commette il reato di apologia o si istiga a delinquere.

Lo stesso ministero potrà chiedere che vi vengano apposti filtri adeguati.

I siti "disobbedienti", dovranno pagare una sanzione dai 50mila a 250mila euro.
In pratica il governo si arroga un potere che solo nei paesi totalitari appartiene alla polizia, mentre, nei paesi democratici può essere esercitato esclusivamente dall'autorità giudiziaria e mai dal governo per via amministrativa.

 

Quindi, i medici faranno le spie, verranno schedati i senza dimora, si legittimano le ronde padane, si oscura il web e, se hai deciso di morire, si farà un decreto-legge "ad personam" per mantenerti in vita, anche se tu sei ridotto ad un tronco e non avresti mai voluto sopravvivere ridotto così.