FUA 2009: l'incontro dell'11.5.2010

Roma -

Si è svolto, ieri pomeriggio, il secondo incontro con l'amministrazione sul Fondo Unico di Amministrazione per l'anno 2009.

La parte pubblica ha consegnato alle parti sociali una nuova ipotesi di accordo nazionale, che vi trasmettiamo in allegato, nel quale viene predisposto un impianto riguardante sia la ripartizione del fondo stesso tra i vari dipartimenti che i criteri necessari per la sua commisurazione.

Ma l'elemento sul quale si è posto l'attenzione per tutta la durata della riunione, è stato quello concernente l'accantonamento, dalla parte fissa del FUA, di una somma pari a 9 milioni di euro destinato a finanziare lo sviluppo economico all'interno delle aree per circa il 30% del personale in sevizio (4.000 lavoratori).

Risulta chiaro, quindi, che l'amministrazione ha accettato il confronto, inserendo questo importante aspetto, su una delle preminenti condizioni che le RdB MEF ha posto sul primo tavolo di confronto, lo scorso 28 aprile 2010.

Infatti, la delegazione trattante delle RdB MEF ha giudicato positivamente questa prospettiva disegnata dalla parte pubblica, ma ha ribadito alcuni aspetti fondamentali per evitare la reiterazione dei disastri praticati con le pregresse procedure di riqualificazione, primi tra tutti la rottura del tessuto sociale e solidale tra i lavoratori.

Le RdB MEF ha ribadito, quindi, la necessità di trovare una soluzione, con il conseguente assenso politico, su due bisogni concreti dei lavoratori: il salario e il riconoscimento della professionalità.

Una volta condivisi questi aspetti, si potrà giungere alla conclusione di un accordo nazionale che preveda, spalmato anche su due anni e con modalità graduabili, l'acquisizione di un passaggio professionale, a livello economico superiore, per TUTTI I LAVORATORI, a partire da quelli che a vario titolo sono rimasti esclusi dalle precedenti procedure.

Una attenta rivisitazione e una nuova regolamentazione, poi, degli istituti delle turnazioni e delle reperibilità, vere piovre del depauperamento del FUA, unitamente all'individuazione di un equo e solidale criterio di remunerazione del rimanente fondo e delle economie di gestione, permetterebbe di porre rimedio, anche se pur parzialmente, alle consistenti difficoltà salariali dei lavoratori.

Le RdB MEF ha anche prospettato la possibilità della costituzione immediata di una INDENNITA' SOSTITUTIVA, da assegnare temporaneamente ad ogni singolo lavoratore fino al passaggio effettivo a livello superiore, pari alla differenza stipendiale tra il livello economico attualmente rivestito e quello immediatamente successivo.

Occorre, quindi, solo la consapevolezza, da parte dell'amministrazione e dell'autorità politica, che rispondere immediatamente ai bisogni dei lavoratori è divenuto, ormai, questione non più rinviabile.

Le forcaiole disposizioni legislative brunettiane, di imminente attuazione, e la cancellazione dall'organigramma del ministero delle DTEF, non permettono di perdere tempo.

 

Le RdB MEF continuerà, con il suo impegno quotidiano, sia sui tavoli negoziali che nei luoghi di lavoro, a difendere il salario, i diritti, la dignità dei lavoratori e ad opporsi al disfacimento degli uffici e dei servizi da essi erogati.