IL MEF "SI GIOCA" LE DTEF

In allegato il comunicato e la documentazione

Roma -

Si è tenuto nel pomeriggio di ieri l’incontro concernente, i decreti ministeriali di riallocazione delle funzioni delle soppresse DTEF alle RTS e il riordino territoriale delle Commissioni Mediche di Verifica.



L’Amministrazione ha aperto la riunione presentando le due bozze di DM, che alleghiamo, ed ha proseguito informando le OO.SS. che circa il 50% del personale attualmente in servizio presso le DTEF transiterà dall’1/2/2011 alle Ragionerie territoriali dello Stato anche se non in modo omogeneo. Per quanto riguarda l’aspetto logistico, la delegazione di parte pubblica ha dichiarato che circa il 60% delle sedi di DTEF E RTS risultano, allo stato, accorpate e sul rimanente 40% si dovrà valutare quali immobili dismettere sempre entro la data di cessazione delle attività delle DTEF. Sulla scorta di queste valutazioni, l’Amministrazione ha sostenuto che le attività e l’erogazione dei servizi sul territorio potranno essere garantiti!



Siamo quindi nella fase definitiva di un percorso di smantellamento e destrutturazione di un pezzo importante della pubblica amministrazione, e nello specifico di una parte dell’articolazione provinciale del MEF, che la nostra Organizzazione Sindacale ha sempre contrastato. Quest’operazione è stata concepita e attuata con una logica aziendalistica e conseguentemente sono state dismesse le storiche articolazioni provinciali del MEF, le DTEF, per potenziare il settore del gioco. L’azienda del gioco, infatti, sfruttando l’illusione e la speranza di una vita migliore da parte dei ceti meno abbienti, è in forte espansione ed è ai primi posti in Italia per fatturato e profitti, dando anche ossigeno al governo per aggiustare qualche conto nella legge di stabilità, in discussione in questi giorni. Il prezzo finale di questo scambio tra servizi e profitti, come già denunciato dalla nostra Organizzazione Sindacale, ricadrà, come al solito, sui lavoratori e sui cittadini.


In relazione ai presupposti logistici e di merito così come riferiti durante l’incontro di ieri, è del tutto evidente che l’Amministrazione del MEF ha eseguito passivamente i compiti assegnati dalla parte politica, senza neppure difendere sé stessa e tanto meno tutelare minimamente i servizi sul territorio e i lavoratori coinvolti.


Infatti, non c’è uno straccio di progetto organizzativo di riferimento per i lavoratori che transiteranno nelle RTS dalle DTEF e per quelli che già operano in questi uffici che si vedranno “scaricate” competenze e funzioni da gestire senza alcuna possibilità di un preventivo percorso formativo e senza alcuna valutazione dei carichi di lavoro corrispondenti. Non esiste, inoltre, una valutazione dell’impatto territoriale sulla quantità e qualità dei servizi erogati e addirittura non c’è un piano operativo per le Commissioni mediche di verifica, drasticamente ridotte e allocate solo nei capoluoghi di regione.


Si aggiunge che, per una sorta di paradossale par condicio, l’AAMS ha persino peggiorato la linea di condotta dell’Amministrazione del MEF e a tutt’oggi non ha emesso alcun provvedimento per la nuova articolazione territoriale dei propri uffici, lasciando i lavoratori che hanno deciso di transitarvi privi di qualsiasi garanzia professionale e di tutela del trattamento economico-giuridico finora oggetto solo di generiche assicurazioni.


A fronte di questo tanto desolante quanto intollerabile scenario, la USB RdB MEF ha richiesto all’Amministrazione la cancellazione dell’intero art. 6 (che disciplina tempistica e modalità di passaggio delle funzioni e del personale alle RTS) del DM relativo alla riallocazione delle funzioni ritenendolo del tutto impercorribile e velleitario anche per la mancanza di un analogo provvedimento riguardante l’AAMS. La nostra Organizzazione Sindacale ha inoltre richiesto ancora una volta che la gestione dell’intera operazione sia affrontata su un unico tavolo negoziale che veda la presenza di tutti i soggetti coinvolti (parte politica, MEF, AAMS e OO.SS.) al fine di tutelare i diritti dei lavoratori e dell’utenza.


Questo tavolo negoziale dovrà acquisire, oltre ai provvedimenti formali non solo del MEF ma anche dell’AAMS, i progetti organizzativi di entrambe le Amministrazioni con le relative assegnazioni del personale e soprattutto dovrà produrre un atto definitivo contenente la struttura degli uffici operativi con le specifiche funzioni, le mansioni del personale assegnato e, per quanto riguarda l’AAMS, anche il trattamento giuridico - economico del personale transitato.


È chiaro che tale richiesta, scaturita dal coordinamento nazionale dei delegati del 5/11 u.s. rappresenta per la USB RdB MEF una prerogativa fondamentale per la prosecuzione del confronto con la parte pubblica nel corso del quale la nostra organizzazione sindacale è pronta a presentare una piattaforma rivendicativa contenente anche la richiesta di ridefinizione delle dotazioni organiche delle RTS, la verifica dei carichi di lavoro corrispondenti alle attività oggetto di riallocazione, la previsione di percorsi formativi per i lavoratori destinati a gestire le nuove funzioni.

 



A margine della riunione l’Amministrazione ci ha fornito le seguenti informazioni:


- il pagamento del FUA 209 è confermato per fine novembre;


- gli organi  di controllo hanno certificato l’accordo del 4 novembre relativo ai fondi del comma 165 ed il pagamento dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno;


- l’accordo del 4 novembre sule ulteriori progressioni economiche è ancora al vaglio degli organi di controllo;


- il bando di concorso per i passaggi di fascia economica è in via di definizione e sarà dato in visione alle OO.SS. prima della emanazione.

 



Infine l’Amministrazione ha preso ulteriore tempo per dare risposte alle richieste riguardanti la situazione dei lavoratori ex ETI.

Terremo costantemente informati i lavoratori sullo sviluppo di questa vertenza e li invitiamo alla partecipazione mediante suggerimenti, proposte e/o altro, utilizzando la nostra mail mef@usb.it o contattandoci direttamente ai nostri numeri telefonici.