DIREZIONE DELLA GIUSTIZIA TRIBUTARIA E COMMISSIONI TRIBUTARIE: TERRA DI NESSUNO O REGNO DI UNO SOLO?

In allegato il comunicato

Roma -

Sono pervenute alla nostra Organizzazione Sindacale delle segnalazioni in merito ad un erroneo conteggio delle giornate di presenza da remunerare, relative al FUA 2009, per i lavoratori delle Commissioni Tributarie con rapporto di lavoro part-time.


Nello specifico, sulla base della circolare n. 15706 emanata dalla Direzione della Giustizia Tributaria in data 20/10/2010, che nulla dispone in merito, risulta alla nostra Organizzazione Sindacale che ai lavoratori con rapporto di lavoro part-time verticale vengono remunerate le effettive giornate di presenza prescindendo dalla percentuale reale d’abbattimento della prestazione lavorativa. Gli effetti nefasti di tale operato sono evidenti: in caso di part-time verticale al 50% con prestazione di lavoro concentrata su due giornate da nove ore ciascuna, la remunerazione corrispondente si attesta al 40% con una perdita secca del 10% del salario accessorio. E se la stessa modalità di conteggio dovesse essere applicata alla cartolarizzazione, il danno sarebbe ancora maggiore.


La USB RdB MEF è già intervenuta presso l’amministrazione centrale del MEF per evitare che ancora una volta si arrechi un pregiudizio ai lavoratori delle Commissioni Tributarie e nello specifico a quelli appartenenti alle c.d. “categorie protette” (ad esempio le lavoratrici madri con figli in età scolare) che si avvalgono dell’istituto contrattuale del part-time.


In ogni caso, invitiamo tutti i lavoratori ad effettuare il riscontro delle giornate effettivamente remunerate ed a segnalarci eventuali difformità.



La nostra Organizzazione Sindacale si ritrova ancora una volta, quindi, a dover constatare la pochezza della c.d. “classe dirigente” che occupa in questo momento la Direzione della Giustizia Tributaria e la cui attività è ormai costantemente caratterizzata da inaccettabili momenti di caduta. L’episodio odierno, infatti, si somma al taglio scellerato delle dotazioni organiche delle Commissioni Tributarie, al mancato rispetto delle stesse dotazioni organiche ove depauperate, alle decurtazioni stipendiali a seguito di mancato recupero di permessi e ritardi effettuate con circolare “ferragostana”, alla continua introduzione di innovazioni e trasformazioni delle attività lavorative senza alcuna considerazione delle ricadute sui carichi di lavoro, alla mancata gestione e regolamentazione dei rapporti tra potere amministrativo e giurisdizionale, alla totale assenza di qualsiasi forma di sistema di relazioni sindacali che, visti i risultati, potrebbe addirittura giovare all’operato della Direzione stessa.



È ormai chiaro che l’“isolamento volontario” attuato dalla Direzione della Giustizia Tributaria altro non sia che lo strumento necessario e propedeutico alla costituzione di un vero e proprio feudo indipendente all’interno del Dipartimento delle Finanze e del MEF, dettato da esigenze d’autogoverno senza alcun confronto con le parti sociali.


Ed è altrettanto chiaro che, ancora una volta, a pagarne il prezzo sono i lavoratori delle Commissioni Tributarie.



La USB RdB MEF ha chiesto più volte all’amministrazione centrale del MEF di rendersi parte attiva per riportare la Direzione della Giustizia Tributaria ad operare nei corretti ambiti di trasparenza, rispetto delle regole e confronto con le parti sociali.

Il tempo delle risposte è finito.