LA PAROLA AI LAVORATORI

Roma -

La USB, facendo seguito al comunicato “Rispediamo il votarello al mittente” intende ribadire a tutti i lavoratori che l’invito a rifiutare la scheda di valutazione è solo l’inizio di un percorso di mobilitazione, che persegue l’obiettivo di rendere impraticabile l’attuazione del sistema di valutazione del personale con la ricaduta degli effetti micidiali sulle condizioni, salariali, professionali e persino di dignità dei lavoratori.

 

Il SIVAP, ideato dopo una campagna mass-mediatica a tappeto contro il lavoro pubblico, rappresenta il definitivo affossamento dei diritti e la morte della tutela collettiva prevista dal contratto nazionale di lavoro e da tutte le conquiste di civiltà legate al rapporto di lavoro dipendente.

 

Il meccanismo di subordinazione del lavoratore al dirigente/valutatore è la costruzione di una condizione di solitudine nell’esercizio dei diritti del lavoratore, un mezzo infame per innescare la guerra tra poveri e rappresenta anche una dequalificazione del lavoro pubblico ridotto a parametro aritmetico.

 

Girano richieste d’incontro con l’Amministrazione di altre OO.SS., con posizioni che riportiamo integralmente così come scritte, senza commentare e lasciando il giudizio ai lavoratori che leggono:

“Preliminarmente, in attesa del predetto tavolo, dello sblocco e/o soluzione dei problemi sopra esposti, le sottoscritte OO.SS. (CGIL-CISL-UIL) reputano necessario, oltre che opportuno, protrarre il periodo di sperimentazione del sistema di valutazione, ritenendo la stessa valida in linea di principio, e, nel contempo, giudicando i dati delle valutazioni ad oggi raccolti utili, così come affermato dall’Amministrazione, soltanto per testare il funzionamento del sistema stesso e non per altri scopi.”

 

La USB, che ha una posizione chiara e netta supportata dalle battaglie sostenute in questi anni contro le norme Brunetta, è decisa a lottare ad oltranza contro questo sistema meritocratico, chiamando tutti i lavoratori alla partecipazione.

 

Ai tentativi di cogestione del sistema repressivo del SIVAP da parte delle suddette organizzazioni sindacali, stanno rispondendo collettivamente i lavoratori come quelli riuniti in assemblea presso la CTP di Firenze la cui mozione è completamente condivisa da questa Organizzazione Sindacale.

 

La USB MEF riporta anche lo stralcio della risposta di un "illuminato" valutatore (il direttore della CTP di Messina) alla richiesta di incontro e chiarimenti da parte di una struttura territoriale della nostra Organizzazione Sindacale

 

“… il D.Lgs. 150/2009 ha sottratto il Sistema di Valutazione dei dipendenti pubblici alla contrattazione collettiva ed ha definito la competenza pressoché esclusiva della parte datoriale… (omissis) … non ritiene di dover convocare alcuna riunione sindacale… (omissis)”

 

e, tra i numerosi contributi individuali pervenuti dai lavoratori alla nostra iniziativa, estrapoliamo la motivazione del rifiuto della propria eccellente valutazione da parte di un lavoratore:

 


 

Si rifiuta la valutazione attribuita esprimendo innanzitutto alcune osservazioni sulla gestione della procedura SIVAP:

  • Non è stato illustrato dal valutatore ai propri dipendenti il sistema di valutazione del personale delle aree (SIVAP), comunicando agli stessi gli obiettivi assegnati all’ufficio presso cui dovranno svolgere la propria attività e  non sono stati definiti  i compiti dettagliati che ciascuno e’ stato chiamato a svolgere nel corso dell’anno precisandone la rispettiva rilevanza previsto all’art. 7  punto a del manuale operativo sivap<//u><//u>. 
  •  Non c’e’ stato il colloquio finale con il valutato previsto all’art. 7 punto f del manuale operativo SIVAP , che illustrava i contenuti della scheda motivando la  valutazione data e fornendo eventuali osservazioni sui possibili ambiti di miglioramento della prestazione. e’ mancato nel corso dell’anno la partecipazione del valutato al processo di valutazione attraverso il confronto tra valutato e valutatore come previsto dal manuale sivap<//u><//u>.

Per quanto attiene allo specifico contesto valutativo:

  • il punteggio prestazione viene espresso relativamente alle due fattispecie “Processo” e “Attività assegnate” per le quali sono stati portati a termine i compiti istituzionali di volta in volta attribuiti. E’ quindi del tutto evidente che sono state messe in atto tutte le competenze necessarie affinché questo fosse reso possibile. 
  •  in riferimento al punteggio attribuito per il “contributo individuale”, risulta altrettanto poco chiaro quali criteri di valutazione siano stati applicati per quantificare il grado di competenza di cui si dispone, dal momento che tali competenze sono esattamente quelle necessarie a portare a compimento le attività e gli obiettivi prefissati.

In definitiva, non si evincono, dalle valutazioni espresse, i criteri oggettivi utilizzati per quantificare le prestazioni lavorative valutazione che quindi è palesemente influenzata, a parere dello scrivente, da considerazioni soggettive.

Da ciò consegue che, come già evidenziato dal giudizio negativo espresso dalle OO.SS., tale sistema di valutazione risulta possedere notevoli punti di criticità, che lo rendono di fatto inapplicabile ed iniquo.


In questa fase di cosiddetta sperimentazione del SIVAP è importante dare un segnale di forte rifiuto di questo sistema.

Pertanto chiediamo ai lavoratori di continuare a inoltrare al fax 06233208972 le schede rifiutate ed eventuali mozioni collettive di denuncia e dissenso.

Chiediamo inoltre a tutti lavoratori che hanno già accettato la scheda pur non condividendola ma solo per espletare una mera prassi burocratica, di procedere ugualmente all’inoltro specificando i motivi di dissenso individuali.

In ultima analisi ci si chiede, in riferimento anche all’esiguo periodo di osservazione, come si è addivenuti in modo così puntuale all’attribuzione dei punteggi fin qui contestati.