Il coraggio delle idee

Roma -

In questi giorni stiamo assistendo al Dipartimento delle Politiche Fiscali ad uno squallido spettacolo: organizzazioni sindacali grandi e piccole, guarda caso in prossimità delle elezioni RSU, accusano le RdB delle peggiori nefandezze e soprattutto di svendere il personale del DPF e delle Commissioni Tributarie all’ex Ministero del Tesoro.

 

Se non fosse tragico potrebbe risultare quasi divertente! Invece oggi ci troviamo costretti con le nostre proposte a tentare di  rattoppare  i disastri combinati dai loro accordi a partire da luglio 1993.

 

Davvero pensano che i lavoratori possano credere ancora a chi da 15 anni firma accordi che hanno portato il mondo del lavoro indietro di 40 anni?

 

Qualcuno ricorda che fino a 25 anni fa esisteva la scala mobile che adeguava, se pur parzialmente, i salari all’aumento del costo della vita?

 

Oggi non c’è più e i lavoratori sono costretti a sperare in contratti “al ribasso” che arrivano con anni di ritardo e di cui viene puntualmente giustificata la firma con la “necessità di dare i soldi ai lavoratori” e con la frase ricorrente “…….di più non si poteva avere”.

 

Ma qual’ è, allora, la funzione del sindacato?

 

Quella di combattere per i diritti dei lavoratori o quella di mettersi d’accordo con la controparte in base a compatibilità economiche che valgono solo per il mondo del lavoro dipendente?

 

Ma dov’erano questi sindacati quando è iniziato lo smantellamento sistematico della Pubblica Amministrazione? Hanno indetto una sola ora di sciopero per  difendere il welfare o hanno firmato un accordo che penalizza solo i più deboli?

 

E cosa dire delle sponsorizzate privatizzazioni che negli anni passati sono state presentate come il toccasana per il nostro paese?Le ferrovie affogano in un mare di debiti con un aumento notevole di incidenti mortali, si è privatizzata l’Agenzia del Demanio e si prova a smantellare quella del Territorio decentrando ai comuni competenze statali.

 

E’ sempre più in  aumento il rapporto di lavoro a tempo determinato di tutti i tipi anche nel settore pubblico e i lavoratori  pubblici sono attaccati da campagne di stampa denigratorie a cui si è risposto con la firma del memorandum sul pubblico impiego che prevede mobilità coatta, progressioni di carriera ed economiche legate  ad una non meglio specificata produttività (come se quantità e qualità nel servizio pubblico fossero facilmente misurabili) e diminuzioni di personale nella P.A. Tutto ciò mentre continua la vergogna delle consulenze che appesantiscono  realmente il bilancio dello Stato.

 

Nel frattempo si perpetra lo scippo del TFR tramite il silenzio/assenso.

 

E non si creda che  riguardi solo i lavoratori privati……..ora si passerà al pubblico  e quelli che oggi si ergono a paladini del nostro fondo di previdenza sono gli stessi che firmano gli accordi perché tutti i fondi confluiscano nella previdenza integrativa.

 

Intanto è stato firmato il contratto ministeri che prevede per il 2006 solo l’indennità di vacanza contrattuale, per il 2007 40,86 euro lordi mensili (calcolati su un B3) mentre si dovrà attendere il 2008 per ottenere (sempre che vengano stanziati in finanziaria) gli ultimi 50 euro lordi mensili (calcolati sempre su un B3). Insomma ci vorranno tre anni per arrivare ad un incremento medio a regime di ben 91,01 euro.

 

Noi siamo un sindacato che ha una sola politica: la difesa dei diritti, della dignità e del salario dei lavoratori, difendiamo le nostre idee con scelte che non sono mai in contrapposizione l’una con l’altra.

 

Siamo abituati a sottoporre al referendum dei lavoratori tutti i contratti e gli accordi importanti che firmiamo e rispondiamo delle nostre scelte a viso aperto.

 

Oggi la nostra scelta è quella di presentarci  a tutti i tavoli come un unico Ministero: il Ministero dell’Economia e Finanze e non prestarci più ai giochetti dell’Amministrazione che in un tavolo dice una cosa che immediatamente smentisce sull’altro tavolo di contrattazione, ovviamente con la complicità di chi ben conosce la situazione e continua imperterrito su una strada penalizzante per i lavoratori solo in cerca di qualche voto in più nelle prossime elezioni RSU.

 

Ed è esattamente questo lo spettacolo deprimente al quale abbiamo assistito in via XX settembre in occasione della riunione sindacale del 25/9/2007 relativa alla mappatura delle sedi RSU del MEF. A fronte delle nostre perplessità in merito alla necessità di dover siglare una mappatura delle sedi RSU per il Dipartimento Politiche Fiscali e Commissioni Tributarie e una per l’ ex Ministero del Tesoro con due accordi separati, abbiamo visto convergere sulla nostra posizione OO.SS. che in altre sedi avevano detto esattamente il contrario sostenendo che comunque possono esserci “due anime diverse” all’ interno della stessa Organizzazione sindacale.

 

Noi abbiamo sempre creduto che al centro dell’ azione sindacale fondamentalmente ci fosse l’ idea, il progetto da condividere e da  portare a compimento.

 

Questa la nostra politica di sempre

 

Su queste idee chiediamo ai  lavoratori  di sostenerci