Cartolarizzazione: ASSEMBLEA il 25.10.2007

Roma -

Ancora una volta, i lavoratori pagano sulla loro pelle gli accordi scellerati siglati da CGIL, CISL, UIL, UNSA, INTESA e DIRSTAT.

Lo scorso 20 aprile 2007, come è noto, dopo una diatriba giocata sulle spalle dei lavoratori, queste organizzazioni sindacali hanno siglato, con l'amministrazione, un accordo riguardante l'attuazione dell'art. 3 del comma 165 della legge 350/2003 (cartolarizzazione).

Oltre ad impegnarsi, consapevolmente, nel definire, con la parte pubblica, i criteri ed i parametri oggettivi da utilizzare per la valutazione dell'apporto individuale del personale, le parti sottoscrittrici dell'accordo hanno concordato l'erogazione contestuale delle somme in due quote, mediante l'utilizzo di alcuni criteri: il 70% delle somme, sulla scorta della presenza (secondo i criteri dell'indennità di amministrazione) e della scala parametrale (100/160); il restante 30% della somma, sulla stessa scala parametrale relativa alla precedente quota, sulle presenze effettive insieme alla valutazione dei risultati degli uffici di appartenenza, graduata mediante una specifica percentuale (0/100).

Insieme alle penalizzazioni da applicare ai lavoratori oggetto di sanzioni disciplinari, fu inserito, all'ultimo minuto e per raggranellare una altra firma sindacale, anche il solito sotterfugio riguardante gli uffici più direttamente coinvolti nelle attività di cui all'articolo 12, comma 1, della legge n.79/1997, così come modificato dall'art. 3, comma 165, della legge 350/2003.


Quindi, dopo aver "scippato" il 50% delle somme del comma 165, l'amministrazione pur consapevole dell'impossibilità di valutare l'apporto individuale "ora per allora", ha trascorso del tempo per preparare un accordo che includesse "criteri e parametri oggettivi" per la distribuzione delle risorse ma che, nel contempo, rispondesse ad un duplice obiettivo: da una parte, esaltare il rigore del ministro salvandone l'immagine e, dall'altra, cogliere l'occasione, con l'aiuto dei sindacati "amici", per iniziare a colpire le tutele e i diritti della classe lavoratrice.

La necessità di "avallare" e dare sostegno ai principi di meritocrazia e di valutazione individuale del personale, inseriti dal Ministro Tommaso Padoa Schioppa e "strombazzati" ai mezzi di comunicazione nell'ambito della crociata contro i fannulloni, di fatto, fanno "carne da macello" dei diritti e delle salvaguardie dei lavoratori.


La storia, poi, la conosciamo tutti.

Mentre si è dato corso al pagamento della quota relativa al 70%, della restante quota del 30%, si sono perse le tracce.

Sparita.
Tace l'amministrazione, tacciono colpevolmente le organizzazioni sindacali firmatarie, salvo l'invio, all'amministrazione, delle solite e quanto inutili lettere proforma, giusto per acquietare i mal di pancia dei propri iscritti.

Insomma, il vanto dell'amministrazione e dei sindacati sottoscrittori di aver inserito, finalmente, "criteri e parametri oggettivi", di fatto, ne impedisce l'erogazione.

Ma vi è anche un ulteriore pericolo.

Non vorremmo che qualcuno possa pensare di introitare, in bilancio, in nome di tagli ai "costi delle retribuzioni dei dipendenti pubblici", le somme spettanti ai lavoratori.

Quindi, per i lavoratori, oltre al danno, anche la beffa!


Per ottenere risposte certe e concrete sull'immediato pagamento di quanto spettante, la RdB/CUB MEF, pur NON AVENDO SIGLATO l'accordo sulla cartolarizzazione, ha indetto una ASSEMBLEA di tutti i lavoratori in servizio presso gli uffici dislocati sul territorio di Roma, per GIOVEDI' 25 OTTOBRE 2007, dalle ore 11.00 alle ore 13.00.

L'iniziativa di LOTTA, si svolgerà nel cortile centrale del Ministero di Via XX Settembre n. 97, in prossimità del presidio democratico della RdB/CUB MEF (atrio della scala A).


Un presidio e un avamposto democratico da difendere e partecipare alla luce anche dell'imminente emanazione, da parte di una scalpitante amministrazione, di una circolare, redatta e già pronta da tempo dall'ufficio relazioni sindacali del MEF che, in nome della norma fascista, relega ai soli firmatari del CCNL, il diritto di accedere ai tavoli contrattuali, nonostante la RdB/CUB sia in possesso della maggiore rappresentatività.

Hanno diritto a tutelare i lavoratori, quindi, solo chi è d’accordo con la controparte, qualsiasi forma di dissenso, è bandita.

L'amministrazione è talmente eccitata nel voler "cacciare" la RdB/CUB MEF che, nonostante la RdB/CUB Pubblico Impiego si sia riservata la sottoscrizione del CCNL 2006-2009 Comparto Ministeri solo dopo aver terminato la consultazione delle proprie strutture e dei lavoratori, rassicura anche telefonicamente e verbalmente,  i vari direttori titolari delle relazioni sindacali (alcuni dei quali, di nota e risaputa fede e tessera sindacale), dell'imminente emanazione della circolare.

Insomma, per chi è fuori dal coro, l'amministrazione è pronta con un bel bavaglio confederale.

Un problema di democrazia che, evidentemente, occorre difendere a denti stretti.


Mobilitiamoci per il pagamento delle somme restanti.

Se i "criteri e parametri oggettivi" risultano inapplicabili, che si metta in pagamento la restante quota del 30% con le stesse modalità con cui si è provveduto ad erogare il 70% delle somme.

 

Non ci sono altre strade

che la mobilitazione e la partecipazione diretta dei lavoratori

 

GIOVEDI' 25 OTTOBRE 2007

ore 11.00

ASSEMBLEA DEI LAVORATORI

(in servizio presso gli uffici del MEF di ROMA)

cortile centrale Via XX Settembre - atrio scala A

 

PER IL PAGAMENTO IMMEDIATO DELLE SOMME DERIVANTI DAL COMMA 165

PER RISPOSTE CERTE E CONCRETE

IN DIFESA DEL PLURALISMO e DELLA DEMOCRAZIA SINDACALE