Invalidità Civile

Le nostre considerazioni

Roma -

 

I.N.P.S.: LA STRATEGIA PER L’INVALIDITA’ CIVILE

 

Il Consiglio d’Indirizzo e di Vigilanza dell’INPS, con la deliberazione n°1 del 17.1.2006, ha tracciato le linee organizzative e programmatiche conseguenti al passaggio delle competenze in materia d’invalidità civile dal Ministero dell’Economia e delle Finanze all’istituto previdenziale.

Analizziamo, quelle di maggior rilievo.

IL RIPRISTINO DEI RICORSI

E’ evidente la volontà di voler ripristinare il ricorso amministrativo - tentativo peraltro già esperito senza risultati in sede di conversione del decreto legge collegato alla finanziaria - allo scopo di arginare il proliferare del contenzioso giudiziario causa di eventuali eccessivi oneri finanziari/ gestionali e uniformandolo agli altri procedimenti (emanazione provvedimento amministrativo in capo alle Regioni e provvedimento economico dello stesso INPS), per i quali è contemplata questa possibilità.

Questa posizione è la cartina di tornasole di quanto la RdB/CUB ha asserito da tempo.

La scelta di sopprimere i ricorsi amministrativi avverso i verbali sanitari risultava scellerata per due ordini di motivi. Da una parte, si sarebbe tolta ai cittadini un’arma di tutela senza costi eccessivi e, dall’altra, avrebbe contribuito drammaticamente ad un altro intasamento delle aule di giustizia.

IL CONTENZIOSO

Particolare attenzione è posta al problema del contenzioso. Oltre al ripristino dei ricorsi amministrativi, sono previsti altre forme di prevenzione del ricorso giudiziario, quali il ricorso a procedure di rettifica d’ufficio dei provvedimenti - in applicazione del principio di autotutela - e l’attuazione di procedure di pre-contenzioso aventi lo scopo di dirimere i contenziosi di maggior rilievo.

Ci sembra, questo, un percorso molto interessante, in quanto tende a risolvere le controversie ricorrendo al dialogo con il cittadino e non esclusivamente a colpi di sentenze.

Peraltro, è mutuata una scelta già attuata di recente dalla nostra amministrazione. In altre parole, quella di procedere alla difesa attraverso propri funzionari amministrativi.

REVISIONE NORMATIVA

Uno dei problemi più grossi che si sono verificati, negli anni, nel settore dell’invalidità civile è la grossa frammentazione normativa. Pertanto, assume particolare rilievo la volontà di procedere ad una rivisitazione complessiva della normativa con lo scopo di riunirla in un “corpus” organico, ivi compresa la proposta di revisionare le tabelle di valutazione.

L’INFORMATICA

Particolare risalto è dato alla necessità, atteso il permanere della frammentazione tra Enti ed istituzione diverse (ASL, Enti Locali, Regioni, ecc.), di collegare in rete tutti gli Enti interessati, in modo da avere un unico polo di riferimento che permetta ai cittadini più deboli l’accesso semplificato ai servizi.

IL PERSONALE

L’aspetto, in ogni caso, che più ci attenziona, è quello relativo al transito del personale del Mef.

L’INPS si preoccupa dell’integrazione del personale trasferito, anche attraverso l’adozione di uno specifico piano formativo ma, nel frattempo rilega come elemento negativo “l’assorbimento del personale amministrativo che fino ad oggi ha operato nell'ambito delle commissioni mediche di verifica. Analoghe esperienze di assorbimento di personale fatte nel passato dall'Istituto hanno creato numerosi problemi organizzativi (inserimento, inquadramento, formazione, ecc.)”.

CONCLUSIONI

Nella deliberazione, quindi, si trovano interessanti elementi innovativi.

Certamente, questo ci rafforza sul nostro giudizio altamente critico di come la nostra amministrazione abbia voluto, colpevolmente, sottostare alla volontà politica di dismissione ed esternalizzazione del settore.

Particolarmente grave e preoccupante è la posizione assunta dall’INPS a riguardo del personale del Mef.

Ci domandiamo se l’amministrazione si è degnata di informare l’INPS che si tratta di personale con elevata professionalità e con esperienza ultradecennale nel settore. Che è rimasto da solo ad affrontare, nel corso degli anni, una mole immensa di verifiche raggiungendo, ogni anno, gli obiettivi prefissati.

Non vorremmo che, anche questa volta, i responsabili del Mef lasciassero da soli i lavoratori.