Riunione interlocutoria… ma preoccupante

Roma -

Il 26 novembre 2015 si è tenuta la riunione tra l’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali con il seguente ordine del giorno:

-interpello incarichi non dirigenziali Direttori delle Segreterie Commissioni tributarie;

-attuazione sentenza Consiglio di Stato n. 4713/2015 del 29/09/2015. DCPM valutazione della performance.

Il Capo Dipartimento ha aperto la riunione comunicando che il 14 dicembre 2015 si sarebbe provveduto al pagamento del fondo di sede quota 20% mediante un’emissione speciale ed il giorno dopo si sarebbero liquidati turni e reperibilità con lo stesso strumento.

A questa informazione è seguita, da parte del dott. Ferrara, una breve illustrazione dei contenuti dell’interpello all’ordine del giorno e si è aperta la discussione.

Le richieste generalizzate di correzione riguardanti quasi tutte le parti dell’elaborato dell’Amministrazione hanno evidenziato la grossolanità della stesura dello stesso, la scarsa attenzione riservata a requisiti importanti e, infine, la pesatura squilibrata tra titoli e colloquio finale.

La delegazione di parte pubblica ha dovuto accettare di mettere mano alla revisione di parte del provvedimento a partire dal declassamento della laurea da requisito a titolo.

Il Capo Dipartimento, dopo essersi impegnato in una strenua difesa d’ufficio dell’interpello appellandosi a non meglio definite scelte dell’Amministrazione, ha chiuso l’argomento con l’impegno a valutare anche altre criticità evidenziate come la pesatura specifica di alcuni titoli, la proporzionalità tra la sommatoria di questi e il colloquio finale ed una più precisa definizione delle modalità della concessione del nulla osta.

Si è passati, quindi, al secondo punto all’ordine del giorno con l’esame della sentenza del Consiglio di Stato e del DPCM di recepimento.

La USB MEF aveva ampiamente informato i lavoratori su questa tematica con il comunicato del 25 novembre 2015 “Correva l’anno”.

La riunione non ha offerto spunti ulteriori di riflessione anche perché non si è quasi neppure entrati nel merito della questione a causa della richiesta, accolta dal dott. Ferrara, di rimandare l’esame del DPCM ad un incontro tra le parti con la presenza anche dei rappresentanti dell’Amministrazione e delle Organizzazioni Sindacali delle Agenzie Fiscali, soggetti coinvolti dal provvedimento legislativo.

L’ultimo argomento trattato, ma solo marginalmente nelle modalità attuative, ha interessato gli sviluppi orizzontali di fascia economica e l’attuazione delle posizioni organizzative.

A proposito dei passaggi all’interno delle aree, il Capo Dipartimento ha manifestato l’intenzione di utilizzare anche la formazione fra i titoli a cui destinare un punteggio ma la proposta non è stata neanche affrontata perché il confronto tra le parti si è subito concentrato su alcune prioritarie questioni preliminari riguardanti:

-la decorrenza dei passaggi in relazione alla data del relativo accordo e dell’anno di impegno delle somme da utilizzare;

-l’eventuale obbligo di applicazione dell’emanando DPCM sulla valutazione nella parte riguardante le progressioni economiche.

Per approfondire questi importanti aspetti sollevati al tavolo negoziale si è deciso di rinviare la discussione di circa 10 giorni per poi riprendere con il confronto tra le parti.

La USB MEF esprime la sua profonda preoccupazione per quanto è emerso nella riunione e ritiene complesso e difficile il percorso che si sta delineando.

La nostra Organizzazione Sindacale si impegnerà, pertanto, a coinvolgere i lavoratori nella costruzione di una piattaforma rivendicativa sulle problematiche di queste vertenze e per sostenerla anche con la mobilitazione.