RTS DI ROMA: UN ATTO VIGLIACCO

Roma -

Il 27 novembre 2015 è accaduto un fatto di estrema gravità presso la RTS di Roma. Una lavoratrice, terminato l’orario di lavoro, si è recata nel garage interno per prendere la propria auto lasciata in sosta dalla mattina e ha avuto l’amara sorpresa di ritrovarla pesantemente danneggiata da atti vandalici. Sulla stessa auto l’autore/autori dell’incursione ha/hanno lasciato un messaggio intimidatorio accompagnato dalle solite odiose ingiurie riservate alle donne quando le si vuole colpire, qualsiasi sia il motivo.

L’accaduto, oltre all’intervento della Polizia di Stato che ha proceduto a tutti i rilievi del caso, ha reso necessaria anche l’opera dei sanitari arrivati sul posto con l’ambulanza per prestare assistenza alla lavoratrice colta da malore.

Per completezza d’informazione deve essere inoltre aggiunto che la lavoratrice colpita riveste da anni un incarico di coordinatrice di settore, svolto sempre con estrema professionalità e competenza, ed è anche un’iscritta storica della USB MEF con una partecipazione costante ed attenta all’attività della nostra Organizzazione Sindacale.

Ovviamente la condanna per un atto vigliacco che si commenta da solo è scontata, così com’è anche senza riserve la nostra solidarietà verso la lavoratrice in questione.

La USB MEF, però, intende andare oltre tutelando a tutti i livelli la propria iscritta ed attivando anche uno stato d’attenzione costante nel posto di lavoro, che non può diventare per nessun motivo luogo di intimidazioni para-mafiosette o di costanti tensioni.

Questa Organizzazione Sindacale ritiene che l’accaduto, ovviamente di competenza degli organi giudiziari per i reati consumati, abbia anche implicazioni di carattere gestionale che vanno affrontate con attenzione e con il coinvolgimento delle parti sociali.

Non è intenzione della USB MEF correlare le critiche alla conduzione della RTS di Roma con questo fatto inaccettabile ma è innegabile che serva una maggiore attenzione alle problematiche generali e dei lavoratori unitamente ad eventuali interventi riorganizzativi.

L’obiettivo primario, in questo momento, deve necessariamente essere la costruzione di condizioni di serenità dell’ambiente di lavoro utilizzando tutti gli strumenti di partecipazione dei lavoratori e soprattutto non cadendo nelle sempre presenti tentazioni di repressione generalizzata che provocherebbero danni irrimediabili.

La USB MEF ribadisce la vicinanza alla lavoratrice e continuerà la sua azione di sempre a tutela dei diritti, del salario ed ora più che mai della dignità delle persone.