MOZIONE DELL'ASSEMBLEA DEI LAVORATORI DEGLI UFFICI DEL MEF DI ROMA

In allegato il testo della mozione e la proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori del MEF.

Roma -

Si trasmette la mozione approvata all’unanimità dall’assemblea dei lavoratori degli uffici del MEF di Roma presenti in massa e si invitano i lavoratori di tutti gli uffici del MEF sul territorio nazionale a sottoscriverla collettivamente o individualmente e trasmetterla via mail (mef@usb.it) o via fax (06233208972) all’USB PI MEF.


 

MOZIONE DELL’ASSEMBLEA DEI LAVORATORI

DEGLI UFFICI DEL MEF DI ROMA

 

I lavoratori degli uffici del MEF dislocati in Roma, riuniti nell’assemblea del 14/3/2016 indetta dalla USB PI MEF, dopo una approfondita valutazione delle risultanze dell’incontro dell’11 marzo 2016 sui passaggi economici e sulle posizioni organizzative esprimono profonda contrarietà alle relative ipotesi di accordo.

In particolare la procedura dei passaggi di fascia economica, che si evince dalla suddetta bozza d’accordo e dalle informazioni aggiuntive fornite al tavolo dall’Amministrazione, ha caratteristiche concorsuali non previste neppure contrattualmente e risulta quindi fortemente penalizzante per i diritti salariali e professionali dei lavoratori maturati già da anni ed in attesa di riconoscimento.

La forma concorsuale è oltretutto appesantita da un utilizzo improprio del criterio della formazione che, anziché essere uno strumento di accrescimento professionale dei lavoratori finalizzato anche al miglioramento del servizio pubblico, è usata per discriminare ed escludere parte consistente dei lavoratori dall’accesso alla posizione economica superiore. Questa esclusione avviene, inoltre, ignorando totalmente il carattere meramente economico della progressione, poiché nell’ordinamento vigente sono previste esclusivamente le mansioni d’area.

La formazione, infatti, contrariamente agli altri 2 criteri utilizzati ha una soglia minima di 15 punti da ottenere nell’esame finale altrimenti vale zero. A tale mortificazione del lavoratore si aggiunge anche l’ulteriore umiliazione dell’esclusione dalla procedura se il punteggio generale non supera i 45 punti.

Questi due limiti combinati sono lo strumento più eclatante di affossamento delle aspettative dei lavoratori in attesa da anni di un miglioramento salariale prima negato da norme generali ed adesso dall’Amministrazione del MEF.

Ultima considerazione va espressa sulla mancata garanzia per tutti gli esclusi dai passaggi del 2010 che, per ovvia equità, dovrebbero invece avere la priorità.

L’assemblea dei lavoratori, senza avventurarsi in ulteriori considerazioni su altri punti di caduta di questa ipotesi di accordo, ritiene che vada cambiato sostanzialmente l’impianto procedurale delle riqualificazioni per:

- eliminare le caratteristiche concorsuali;

- garantire un passaggio per tutti, anche se programmato sul biennio 2016/2017, a partire da coloro che non l’hanno conseguito nelle riqualificazioni del 2010;

- adeguare i criteri utilizzati per la procedura dei passaggi di fascia economica al raggiungimento degli obiettivi suddetti.

Sulla base di questa piattaforma rivendicativa l’assemblea decide e invita a proclamare lo stato d’agitazione dei lavoratori del MEF ed individua un percorso di mobilitazione con:

- il coinvolgimento dei lavoratori a livello nazionale con la sottoscrizione della presente mozione;  

- la riconvocazione in assemblea cittadina a Roma presso la sede di via XX settembre e mobilitazioni locali su tutto il territorio nazionale, in concomitanza del secondo incontro tra le parti fissato per il 23 marzo 2016 alle ore 10.