SVILUPPI ECONOMICI E POSIZIONI ORGANIZZATIVE: USB NON FIRMA L'ACCORDO

Roma -

Il 30 marzo 2016 è avvenuta un’altra bella dimostrazione della volontà e della determinazione dei lavoratori di riappropriarsi della propria dignità e dei propri diritti salariali e non.

Il percorso di partecipazione diretta nella vertenza progressioni economiche e posizioni organizzative costruito con i lavoratori dalla USB PI MEF ieri ha vissuto un momento cruciale e determinante con l’assemblea pomeridiana indetta in concomitanza dell’incontro tra OOSS e Amministrazione.

I lavoratori dopo una breve discussione hanno deciso di continuare l’affollata assemblea   di fronte alla sala della riunione per dare un segnale di fermezza nelle loro rivendicazioni espresse in una mozione che ha raccolto in pochi giorni un migliaio di firme.

L’incontro, quindi, ha avuto queste caratteristiche “particolari” ed i lavoratori anche stavolta hanno avuto l’opportunità di esprimersi in diretta sull’andamento del tavolo negoziale.

L’USB PI MEF a inizio riunione ha rappresentato le richieste dei lavoratori alla delegazione di parte pubblica consegnando la mozione con centinaia di firme ed ha contrasto duramente tutto l’impianto dell’accordo a partire dalla famigerata formazione.

L’andamento della riunione è stato simile a quelli precedenti con l’USB in forte contrapposizione e l’Amministrazione in affanno sulla propria proposta.

Alla fine è stato firmato da quasi tutte le sigle l’accordo che conserva l’indegna struttura concettuale iniziale, ma attenua le conseguenze sull’intera procedura poiché cade lo sbarramento di un punteggio minimo per l’accesso in graduatoria e viene introdotto un punteggio minimo garantito per la formazione uguale per tutti pari a 12. Nello stesso accordo sono annesse le vergognose posizioni organizzative individuate con una mera proporzione aritmetica ed affidate all’elargizione unilaterale e discrezionale della Dirigenza.

L’approfondimento, lo faremo successivamente, ma è indispensabile notare che questo accordo sicuramente non soddisfacente è migliorativo di quasi tutte le piattaforme sindacali presentate anche in forma scritta all’Amministrazione fino al giorno stesso dell’incontro.

Questo significa che le richieste presentate erano sicuramente rinunciatarie in partenza e che la mobilitazione della lavoratori ha fatto la differenza.

La USB MEF, continua il percorso con i lavoratori e indice un’assemblea di tutti gli uffici del MEF di Roma per Lunedì 4 aprile dalle ore 11,30 alle 14 nella sede di via XX settembre per valutare gli accordi e programmare le azioni dell’immediato futuro a cominciare dal referendum sullo stessa ipotesi.

La lotta continua!