MOZIONE DELL'ASSEMBLEA DEI LAVORATORI DEGLI UFFICI DEL MEF DI ROMA

Roma -

MOZIONE DELL’ASSEMBLEA DEI LAVORATORI

DEGLI UFFICI DEL MEF DI ROMA

 

L’Assemblea dei lavoratori degli uffici del MEF dislocati in Roma, indetta dall’USB PI MEF in data 4 aprile 2016 per decidere il percorso futuro sulla vertenza progressioni economiche e posizioni organizzative alla luce dal relativo accordo sottoscritto il 30 marzo 2016, in via prioritaria:

- esprime profonda soddisfazione per la riuscita dell’assemblea-mobilitazione del 30 marzo 2016, che ha visto la partecipazione di centinaia di lavoratori. Gli stessi si sono recati davanti alla stanza dove si svolgeva la trattativa tra OOSS e amministrazione sulle progressioni economiche, dando così una forte dimostrazione di contrarietà non solo sui contenuti dell’accordo ma anche sulle arroganti modalità di gestione;

- rileva che quasi tutte le piattaforme sindacali presentate in forma scritta fino al giorno prima della riunione accettavano l’impostazione concorsuale data dall’Amministrazione. Queste piattaforme riportavano, anche se leggermente attenuati, il doppio sbarramento di punteggio minimo per l’accesso alla graduatoria e lo 0 in caso di mancate risposte a un numero predefinito di quiz;

- respinge i goffi tentativi di rivendicazione di meriti inesistenti da parte delle OOSS firmatarie poiché tutti i lavoratori hanno avuto modo di leggere le piattaforme e di ricevere in diretta le informazioni sull’andamento del tavolo negoziale;

- prende atto del superamento, nell’accordo finale, della doppia umiliazione costituita dall’esclusione dalla procedura per un punteggio inferiore a 45 e dello 0 in caso di risposte esatte inferiori alla metà dei quiz somministrati nell’esame finale.

 

L’Assemblea giudica insufficiente il superamento del doppio blocco poiché rimane l’impostazione fortemente concorsuale delle procedure e viene ribadita una formazione anomala nei contenuti che diventa strumento di esclusione ed anche di mortificazione dei lavoratori.

L’Assemblea ribadisce che, dopo diversi anni di blocco contrattuale e del salario accessorio al quale si è aggiunto il divieto dei passaggi economici, i lavoratori del MEF avrebbero avuto diritto a passaggi semplici e generalizzati, anche se organizzati in 2 anni e con tutti i dovuti accorgimenti tecnici.

La determinazione dell’Amministrazione a porsi contro i bisogni dei lavoratori e l’atteggiamento rinunciatario di quasi tutto il tavolo negoziale hanno impedito che le mobilitazioni dei lavoratori e le loro richieste espresse con migliaia di firme ottenessero un risultato maggiore di quello della caduta degli odiosi sbarramenti già riportati.

Pertanto l’Assemblea invita i lavoratori a partecipare al referendum sull’accordo sottoscritto il 30 marzo 2016 per verificare a livello nazionale il loro dissenso.

Inoltre l’Assemblea intende proseguire la mobilitazione e il confronto sull’iter dei passaggi seguendo attentamente i bandi di concorso e soprattutto l’attuazione concreta nei posti di lavoro dei moduli formativi e dei contenuti degli stessi.

L’Assemblea denuncia la vergognosa sottrazione di 1.500.000 euro del FUA di tutti i lavoratori per remunerare le posizioni organizzative che, così concepite, rappresentano un’elargizione clientelare affidata ai soliti dirigenti. Infatti questa parte dell’accordo ha una costruzione puramente proporzionale senza alcuna attinenza con l’organizzazione del lavoro e dei servizi.

A questo proposito si chiede alle RSU di tutti i posti di lavoro di pretendere l’informazione prevista contrattualmente sulla materia denunciando abusi di qualsiasi natura che sicuramente non mancheranno.

La presente mozione viene letta e approvata dall’Assemblea all’unanimità.