RTS NAPOLI: SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO!

La USB PI MEF chiede il sopralluogo urgente degli Organi competenti.

Roma -

“La scrivente Organizzazione Sindacale, in relazione allo stabile in oggetto, in cui sono ubicati gli Uffici del Ministero dell’economia e delle Finanze e, segnatamente della Ragioneria Territoriale dello Stato di Napoli, rappresenta quanto segue.

In occasione di una recente assemblea sindacale tenutasi presso detto Ufficio, con i lavoratori ivi svolgenti la loro attività, sono emerse gravissime criticità in merito al funzionamento dell’impianto di riscaldamento/climatizzazione installato negli ambienti de quo. Invero è stata immediatamente rilevata, in alcune stanze, una temperatura eccessiva rispetto a quella esterna tanto da provocare immediato disagio, con sensazione di aria irrespirabile.

Infatti, nel corso della suddetta assemblea, numerosi interventi dei lavoratori hanno avuto ad oggetto la problematica del microclima inadeguato, che ormai da anni costringe gli stessi a permanere in ambienti caratterizzati da temperature oltremodo insopportabili per un cospicuo ore di lavoro al giorno. Ad una prima e parziale osservazione è stato possibile acclarare, in effetti, un evidente elemento di criticità scaturente dalla situazione logistica di tutto un settore dello stabile, quello esposto a sud, la cui parete esterna risulta pressoché totalmente occupata da finestre. Tali infissi oltre a non essere a perfetta tenuta termica, non garantendo, pertanto, un elevato isolamento rispetto alle temperature esterne, non sono neppure completamente apribili per cui consentono un’aerazione discontinua ed una ventilazione naturale del tutto insufficiente a svolgere un’azione di mitigazione della elevata temperatura interna. Peraltro essi recano vetri che benché oscurati, stante la loro favorevole esposizione all’irraggiamento solare, non sono in grado di scongiurare il cd. effetto serra contribuendo, invero, a riemettere verso l’interno del locale il calore assorbito dall’energia solare incidente e ad aumentare le temperature delle stanze. Ciò comporta che in primavera ed in autunno si determinano le condizioni più problematiche anche con l’ impianto di riscaldamento spento. 

Tali fattori di discomfort locale acuiscono criticità più generali presumibilmente riconducibili alla tipologia degli impianti che non consentono di modulare in modo significativo le temperature interne dei singoli ambienti ai fini del raggiungimento di soddisfacenti condizioni termoigrometriche per i lavoratori presenti…” (continua a leggere il documento in allegato)