Ancora tanto fumo e niente arrosto

Roma -

Ieri, 8 febbraio c.a., si è tenuto il tavolo nazionale convocato per il previsto confronto con le OO.SS. sulla Policy Coworking del personale delle Aree ed altre informative. Per la delegazione di parte pubblica erano presenti la dott.ssa Ilaria Antonini, Capo Dipartimento del DAG e il Direttore della Direzione del Personale Dipartimento dell’Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi dott. Alessandro Bacci.

Per quanto attiene il Coworking sostanzialmente, l'Amministrazione ha previsto l'aumento delle sedi a disposizione e, di conseguenza, anche le postazioni disponibili passeranno da poco più di un centinaio a 350. Di contro, vengono rideterminati i giorni da un massino di 7 a 5. Inoltre, non si andrà a regime bensì ad un ulteriore anno di sperimentazione.

A nostro giudizio sono stati inseriti nella nuova Policy mille lacci e cavilli per non decollare... Addirittura si è pensato di legarlo alla concessione delle giornate di Smart working per la "pesa" della cosiddetta prevalenza in presenza della prestazione di lavoro. Totale rigetto dell'impianto da parte di USB che ha rimarcato come le due modalità di prestazione del lavoro (Coworking e Smart Working) siano due distinti istituti fra l'altro ideati per rispondere a esigenze differenti ma di certo non a logiche di basso assistenzialismo da usare come ricatto o premialità secondo le voglie del dirigente.

USB non poteva mancare di affrontare il problema dello Smart working per i lavoratori fragili. La nostra Organizzazione sindacale nel corso del suo duro intervento ha denunciato diversi casi eclatanti di fragili non più tali per una norma che, con carattere di dubbia costituzionalità, ha reso differenti i lavoratori e le lavoratrici fragili del pubblico impiego da quelli del lavoro privato. Per i primi la fragilità è finita per norma!!!

In tempi non sospetti avevamo chiesto che a fine dicembre fossero concesse, ai fragili del MEF, almeno 15 giornate di Smart working e ciò in considerazione che non vi era alcuna speranza di intervento dei legislatori per ulteriori rinvii.
Dopo la Determina Zangrillo abbiamo chiesto la proroga del precedente stato con SW 5 giorni su 5. Sarebbe stato un passo non impossibile per il MEF che è stato più duro di tante altre Amministrazioni. MEF che in totale silenzio è arrivato sino ad oggi senza una risposta dimostrando ancora una volta, in modo plastico, il grave disinteresse per i propri dipendenti e il deterioramento delle corrette Relazioni sindacali.

La "balbettante" difesa dell'Amministrazione è stata la seguente: i dirigenti potevano già valutare situazioni gravi e autorizzare sw totale.... È di tutta evidenza che non hanno presente di cosa parlano!

Il tentativo di salvarsi ai tempi supplementari è quello di integrare la Policy del lavoro agile, nel senso di dire che le persone con malattie e con condizioni gravi possono, con avallo dei dirigenti, avere lo sw totale.

In tema di lavoratori fragili ci sarebbe anche l'istituto del Telelavoro ma si sono allungati i tempi per iniziare la sperimentazione. Ovviamente, ancora nulla riguardo la Policy e dati certi da sottoporci. A fronte di un progetto pilota di solo 6 postazioni per le quali sono ancora da fare i sopralluoghi per la valutazione della loro fattibilità. Sempre e ancora solo ritardi!

Ci sembra che la sicurezza sia lasciata in fondo alla fila delle priorità dell'Amministrazione del MEF pure quando si fanno traslochi privi di logica e di un cronoprogrammi efficaci, le cose fatte così fan sì che le lavoratrici e i lavoratori, più che trasferiti a nuova sede, vengano deportati senza nemmeno attendere che tutte le norme di sicurezza siano rispettate! Così, il caso dei locali di Largo di Santa Susanna diventa l'ulteriore flop di una lunga lista di casi precedenti. USB, ancora una volta ha tentato di "salvare" le buone relazioni sindacali ma il silenzio assordante a tutte le nostre richieste ci porta sempre più verso un punto di non ritorno dove le regole, se necessario, andranno riscritte nelle sedi competenti.

Sul fronte Contratto integrativo di Amministrazione hanno fatto una bozza, da sottoporre agli altri dipartimenti. Quindi lavoro in progess.

USB ha chiesto che vengano pubblicate al più presto le graduatorie relative alle PEV alla luce del riposizionamento di alcuni idonei per lo scorrimento dovuto alla scelta della famiglia effettuata dai vincitori di due procedure. Abbiamo anche denunciato come le richieste di ricalcolo dei punteggi in autotutela non siano state prese in considerazione e per le istanze di accesso agli atti le documentazioni rilasciate siano parziali a causa della censura apposta ai dati. Deludente che dopo decenni per vedersi riconosciuta una professionalità i lavoratori debbano rivolgersi ai tribunali.

Intanto... L'Amministrazione ci dice che non procederà a nuove PEV per il 2024! USB invece ha espressamente richiesto al tavolo la loro prosecuzione in considerazione del nuovo PIAO. Abbiamo chiesto anche la ripartenza dei passaggi economici nelle aree (CD differenziale economico) come previsto dal CCNL FC. Su questo punto l'amministrazione si è detta disponibile... e ci mancherebbe.

A margine dell'incontro alcune comunicazioni riguardanti il pagamento di salario accessorio:

  • Cartolarizzazione marzo, al massimo aprile.

  • Straordinario di dicembre 2023 e gennaio 2024 a marzo.

  • Cut liquidazione più tardi, al momento non determinabile, perché sono stati chiesti i dati agli uffici e si dovranno attendere le relative comunicazioni.

Continueremo a tenere informate le lavoratricie i lavoratori sui futuri sviluppi.

USB P.I. MEF