Immobili e traslochi … e io pago!

Roma -

Ieri, 18 gennaio, si è tenuto il sopralluogo da parte dei soggetti previsti dal D.Lgs. n. 81/2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, degli spazi dell’immobile di Santa Susanna.

Non volevamo arrivare quasi a febbraio e dire, ancora una volta, “avevamo ragione”, ma tant’è! Finalmente i nuovi uffici sono stati visionati dai Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza.

Effettivamente, sono state rilevate tutte le criticità segnalate dalle lavoratrici e dai lavoratori a USB. Per fare un breve riepilogo delle principali osservazioni fatte e degli interventi necessari possiamo dire che nel corso della verifica è stato messo in luce come la moquette sul pavimento sia, purtroppo, un notevole punto di caduta per via delle polveri che condizioneranno non poco coloro che soffrono di allergie e in generale la pulizia degli ambienti. Per tale ragione, il Medico competente ne ha chiesto la pulitura giornaliera (staremo a vedere!). Inoltre, la segnaletica di sicurezza è ancora in fase di messa in posa e avverrà in base alla progressiva occupazione degli ambienti. L’Amministrazione provvederà anche alla sistemazione e spostamento delle luci per quelle stanze dove l’illuminazione è stata confermata posizionata in modo non ottimale. Infine, l’Amministrazione si è impegnata ad intervenire per il problema dell’aria condizionata puntata sulle postazioni di lavoro, in questo caso verrà fatta correggere la direzione dei bocchettoni ed è previsto un intervento sull'insonorizzazione. Questi alcuni degli interventi richiesti e programmati.

USB vigilerà costantemente che vengano effettivamente adempiuti gli interventi promessi.

Quanto esposto, denota una limitata conoscenza nelle corrette relazioni sindacali e materie riguardanti principalmente il Diritto alla Salute dei Lavoratori e le misure da adottare al fine della prevenzione, per le quali le vigenti norme prevedono intenti comuni e fattiva collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti mediante l’adozione di nuovi modelli organizzativi improntati sulle buone pratiche dei Lavoratori e finalizzate ad innalzare il livello di consapevolezza. Una precarietà, questa dei rapporti con i soggetti che rappresentano i lavoratori, che sta diventando un elemento strutturale del MEF che preoccupa.

Posta questa premessa, riteniamo necessario ribadire quanto affermiamo da tempo. Approntare la sicurezza “in corso d’opera” significa principalmente due cose: creare problemi alla salute e alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori di cui non si tengono minimamente in conto le esigenze e realizzare delle ulteriori spese per rimediare agli errori.  

USB continuerà la sua battaglia per la dignità dei lavoratori del MEF e nessuno resterà indietro, è tempo di lotte, non di farse.

 

USB P.I. MEF