REGOLAMENTO MEF

Roma -

Come è noto a tutti i lavoratori, lo scorso 25 gennaio 2008, il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di regolamento di organizzazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, deliberando ai sensi della direttiva emanata riguardante l'attività del Governo durante la fase di crisi politica.

Nel quadro, quindi, di evitare interruzioni dell'attività amministrativa, il Consiglio dei Ministri ha ritenuto "coerente" approvare lo schema di regolamento di organizzazione del MEF, nonostante le dimissioni rassegnate la sera precedente.


La gravità di tale atto politico è enorme e non ci soffermiamo più di tanto.

L'impegno quotidiano che ci ha contraddistinto, fin dal mese di agosto del 2006, nel dare battaglia contro lo smantellamento del dicastero, non si ferma, certamente, di fronte a tale insulso comportamento.

Infatti, la RdB/CUB MEF ha inviato, in data odierna, al Presidente della Repubblica e alla Sezione Centrale di controllo sugli atti del Governo della Corte dei Conti, un "atto di intervento" con il quale si è chiesto di non ratificare il "riassetto" e di negare il visto di controllo, con la conseguente registrazione, in quanto l'approvazione dello schema di regolamento di organizzazione è stato adottato, dal Consiglio dei Ministri del 25 gennaio 2008, in carenza di legittimazione e di potere istituzionale.

 

In allegato l’ultima stesura dello schema di organizzazione, evidenziando come sia scomparso, dall'art.26, capo V, comma 3, la riduzione, pari al 10%, delle dotazioni organiche del personale non dirigente.