14 gennaio 2006: libertà del vivere e del convivere
Il prossimo quattordici gennaio segnerà una data importante nell'agenda pubblica dell'Italia: sarà una giornata dedicata alla costruzione di un "ponte ideale" tra Roma e Milano. Due manifestazioni importanti: una, a Milano (corteo alle ore 14.00 da P.zza Duca d'Aosta a P.zza del Duomo) del movimento delle donne che lancia il loro rifiuto nei confronti delle manipolazioni regressive sulla loro vita e sulla loro sessualità. Un'altra, a Roma (P.zza Farnese ore 15.30), dove si svolgerà la manifestazione nazionale per la richiesta dei PACS, i patti di unione civile, che sono possibili in quasi tutti i paesi europei e occidentali, ma che in Italia trovano l'enorme ostacolo dell'asservimento della politica istituzionale alle gerarchie ecclesiastiche. Lo stesso asservimento che intende rimettere le donne sotto tutela, con la modifica della operatività dei consultori. Due manifestazioni, temi importanti come la libertà e la responsabilità di donne e uomini sul terreno della sessualità, della procreazione e delle relazioni, dialogano e segnano un significativo momento di mobilitazione comune tra il movimento delle donne, quello gay, lesbico, bisessuale e transessuale e chiunque abbia a cuore le libertà civiliUna grande giornata dedicata a quella libertà del vivere e del convivere che in Italia appare costantemente sotto attacco. La libertà delle donne è stata oggetto di aggressione nel corso degli ultimi mesi: dalla rappresentanza femminile nella politica istituzionale, alle pericolose e strumentali iniziative sulla legge 194 e sul diritto di scelta di maternità. E se l'aborto resta una scelta mai desiderata, la libertà di progettare la propria vita e, se lo si desidera, di diventare madri è messa a rischio dall'incertezza e dalla precarizzazione del lavoro. La condizione di precarietà è divenuta il contraccettivo del futuro. Allo stesso modo, il soggetto biopolitico, costituito dal clero e dall'associazionismo confessionale, dopo la pseudo-vittoria della legge sulla procreazione assistita, tenta di schiacciare ogni possibile nuova forma di convivenza tra persone, al di fuori della famiglia patriarcale. Questo ponte tra Milano e Roma è l'unione tra l'autonoma determinazione delle donne e la consapevolezza del proprio sapere sessuato, quindi parziale e non universale, al fine di costruire nuove forme di convivenza e un diverso concetto di libertà: quella dell'essere e non dell'avere. E' quindi giusto ed importante esserci.