Verso lo Sciopero Generale del 2 dicembre

L'economia di guerra sta producendo conseguenze disastrose sul piano economico e sociale. I rapporti dell’OSCE e di altri enti internazionali hanno certificato, quello che era già evidente: i salari italiani sono fermi da decenni e sono tra i più bassi in Europa. Una gigantesca questione salariale attraversa trasversalmente tutti i settori del mondo del lavoro: pubblico o privato, dipendente o no, precario, intermittente, discontinuo o presunto stabile.

L'aumento vertiginoso delle bollette e a cascata dei beni di prima necessità, poi, erode ulteriormente le retribuzioni. E l’inflazione, inoltre, non è uguale per tutti; l’aumento di tariffe, affitti, mutui, alimenti e cure, ossia delle spese vitali, investe in maniera dissennata i redditi più bassi e le famiglie economicamente più fragili.

Aumenti salariali e rinnovi contrattuali veri

Reintroduzione della scala mobile

Salario minimo per legge

No precariato

Lavoratori pubblici al servizio dello stato sociale

Lotta alle diseguaglianze

Vogliamo un futuro di pace!

SCIOPERO GENERALE 2 dicembre 2022

USB Lazio