ASSEMBLEA USB FUNZIONI CENTRALI GRANDE VOGLIA DI PARTECIPARE

Roma -

Dal Nazionale - Più di mille lavoratrici e lavoratori hanno partecipato ieri mattina all’assemblea online della USB Funzioni Centrali per un primo esame della trattativa in corso all’Aran per il rinnovo del contratto collettivo 2019-2021. Molti i commenti, le domande, i suggerimenti nelle chat di Facebook e YouTube da parte dei lavoratori, segno di una grande voglia di partecipare e di essere protagonisti del confronto in corso. Tanta la rabbia contro il ministro Brunetta e le sue esternazioni sullo smart working, che ancora una volta colpiscono la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori del pubblico impiego ed antepongono le ragioni dell’economia alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Negli interventi dei delegati nazionali della USB sono stati toccati tutti i temi contrattuali: la parte normativa (permessi, ferie ecc.), il sistema di classificazione, il lavoro agile, le relazioni sindacali. La USB sta facendo il massimo sforzo per ottenere migliori condizioni di lavoro e la soluzione dei tanti problemi aperti: superamento del mansionismo, diritto alla carriera per tutti, un lavoro agile che rappresenti l’opportunità di conciliare vita e lavoro senza scivolare nel lavoro a cottimo e senza penalizzazioni normative e salariali, un miglioramento degli istituti normativi prestando la massima attenzione ai bisogni dei lavoratori, a cominciare da quelli in maggiore difficoltà. Quello di ieri è stato un primo momento di confronto pubblico sul contratto che sarà replicato nelle prossime settimane, seguendo l’evoluzione della trattativa. La registrazione dell’assemblea è visibile sulla pagina Facebook della USB pubblico impiego.

La vertenza contrattuale e il contrasto ad un progetto di un pubblico impiego sempre più al servizio delle imprese, saranno parte integrante dello sciopero generale promosso dal sindacalismo di base, compresa la USB, per il prossimo 11 ottobre, per difendere il ruolo del contratto collettivo nazionale e rivendicare investimenti nella pubblica amministrazione, a cominciare da un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato con concorso pubblico, per assicurare i servizi ai cittadini e rilanciare lo stato sociale.

Nel pomeriggio di ieri si è tenuto un nuovo incontro con l’Aran per il rinnovo del contratto delle Funzioni Centrali. L’agenzia negoziale pubblica ha presentato una proposta di nuovo sistema di classificazione articolato su quattro distinte aree: degli operatori, degli assistenti, dei funzionari, delle elevate professionalità. Quest’ultima area è stata introdotta dal DL 80/2021, il cosiddetto Decreto Reclutamento. Il documento contiene anche la proposta di una nuova modalità di progressioni interne alle singole aree. Scompaiono i livelli economici, sostituiti dal “differenziale stipendiale”, che avrà un importo fisso e al quale si potrà accedere tramite una selezione basata sulla valutazione individuale ottenuta nell’ultimo triennio con una cadenza temporale che sarà stabilita dal contratto. I livelli economici ottenuti all’interno dell’area con il precedente ordinamento saranno scorporati dalla retribuzione tabellare e confluiranno nel “salario di professionalità” che continuerà in ogni caso ad essere considerata retribuzione tabellare. In questo modo, anche chi è arrivato al livello apicale dell’area avrà la possibilità di un nuovo percorso di carriera. Per ogni singola area il contratto individuerà il numero di differenziali economici che potranno essere attribuiti, mentre ad ogni singola amministrazione sarà attribuito il numero massimo di differenziali economici da mettere a bando. Il documento dell’Aran per ora non affronta il tema dei passaggi di area, sia a regime sia nella fase transitoria di prima applicazione del nuovo sistema di classificazione, secondo le indicazioni contenute nel DL 80/2021.

La proposta dell’Aran sarà vagliata attentamente dalla USB e sarà oggetto di un ampio confronto, anche se appare evidente che vi siano molti punti da chiarire e da approfondire per verificare se il meccanismo costruito dall’agenzia negoziale risponde alle esigenze rappresentate al tavolo sindacale. Quel che è certo è che l’articolazione delle aree così come proposta non è coerente con il lavoro effettivamente svolto dal personale attualmente in servizio nelle amministrazioni del Comparto.