AUTOVALUTAZIONE 2018: LA USB PI MEF CHIEDE IL RINVIO DELLA SCADENZA
La USB aveva già segnalato che sulla piattaforma web dell’autovalutazione 2018 erano presenti dei grossolani errori relativi alla “componente di valutazione assiduità partecipativa” quali il metodo di conteggio delle giornate riconosciute e il mancato riconoscimento di alcune fattispecie come tempo di lavoro valido. Con la suddetta segnalazione, questa Organizzazione Sindacale aveva anche chiesto all’Amministrazione del MEF di procedere alle verifiche del caso e di sospendere i termini della scadenza per l’autovalutazione 2018, prevista per il 17/3 p.v.
Nei giorni successivi, anche se non ci è stata fornita alcuna risposta formale, è apparsa sulla Intranet una serie di FAQ dalle quali si poteva desumere che l’Amministrazione del MEF stesse provvedendo a risolvere le problematiche emerse senza però procrastinare la scadenza prevista.
Tralasciamo volutamente il ruolo delle OO.SS. firmatarie di contratto per come viene descritto in un passaggio delle stesse FAQ in merito al tavolo di confronto del 4/12/2019 e di chi, tra queste, ritiene di dover continuare a svolgere il ruolo di “fanfara dell’Amministrazione”. Non è questo il momento delle polemiche e ci sarà il tempo per le doverose riflessioni su tutto questo.
È palese, però, che ad oggi il dato dell’assiduità partecipativa indicato nella piattaforma web risulta ancora del tutto errato. Così come siamo perfettamente consapevoli che tutta l’Amministrazione del MEF è strenuamente impegnata con i provvedimenti per il contrasto al propagarsi del contagio da covid-19 e nelle misure operative concernenti lo smart working semplificato e d’urgenza che, purtroppo, stanno anche provocando difficoltà all’accesso della piattaforma web tramite la intranet.
Ma, allo stesso tempo, questa condizione di emergenza non può pregiudicare il diritto di tutti i lavoratori del MEF di validare la propria autovalutazione 2018 avendo contezza, fin da subito e non a posteriori, del dato corretto sull’assiduità partecipativa. Ciò anche nella considerazione che, per l’autovalutazione 2018 e 2019, non è prevista alcuna forma di “revisione in prima istanza” interna alla procedura e che i lavoratori, in caso di contestazione, si vedrebbero costretti a rivolgersi al giudice ordinario.
La USB MEF, pertanto, ha richiesto all’Amministrazione di rinviare la scadenza prevista per il 17/3 p.v. ad una data utile che soddisfi le esigenze ed il diritto dei lavoratori senza pregiudizio alcuno.