Buoni pasto "Qui! Ticket"… buoni a nulla! USB interviene con l'Amministrazione
in allegato la nota dell'USB P.I. MEF inviata all'Amministrazione in data odierna
Buoni pasto “Qui! Ticket”… buoni a nulla! USB interviene con l'Amministrazione
Roma, 23 gennaio 2018 - Numerosi lavoratori del MEF stanno facendo pervenire ai delegati USB dei loro Uffici molteplici segnalazioni riguardo la mancata accettazione da parte degli esercizi commerciali dei buoni pasto della società “Qui! Service s.r.l.”.
Tale situazione che si trascina da tempo è diventata ancora più drammatica negli ultimi mesi!
Gli operatori commerciali, infatti, lamentando l’aumento dei costi di commissione (passati, a detta loro, dal 7-12% di qualche anno fa all’odierna percentuale che varia tra il 13 ed il 20%) ed il sistematico ritardo nei pagamenti da parte della “Qui! Service s.r.l.” dei buoni pasto messi all’incasso stanno, di fatto, rifiutando il pagamento con detti ticket. Sembrerebbe, infatti, che il pagamento del controvalore agli esercenti avvengano non prima di tre o addirittura sei mesi.
Certamente il meccanismo distorto che parte dalle gare al massimo ribasso indette da Consip innesca un processo perverso che favorisce l’aggiudicazione a quelle società che propongono il maggiore sconto sul valore facciale dei ticket, arrivando spesso al 20% ma per recuperare redditività costringe ad aumentare le commissioni a carico di chi eroga il servizio. Di conseguenza molti esercenti si rifiutano di effettuare le convenzioni o peggio dopo averle sottoscritte sospendono l’accettazione del pagamento con buoni pasto.
Inesorabilmente il disservizio recato da questo circuito vizioso finisce per ricadere esclusivamente sulle spalle dei lavoratori!
USB è pertanto intervenuta con l'Amministrazione chiedendo l’immediata verifica della eventuale sussistenza di inadempimenti contrattuali da parte della Società “Qui! Group srl” e comunque un intervento risolutivo al fine di rimuovere la problematica.
USB darà battaglia affinché il valore dei buoni pasto venga MONETIZZATO in busta paga perché, oltre al danno di non avere la disponibilità dei buoni pasto, con il trascorrere del tempo i lavoratori otterranno la beffa di vedere ulteriormente compromesso e ridotto anche il loro potere di acquisto.