Cartolarizzazione: ancora penalizzate le categorie fragili!

Roma -

Si è svolto oggi, 11 marzo, l’incontro via web con l’Amministrazione per la definizione dell’Accordo sulla cd Cartolarizzazione, riferita alle presenze anno 2019. Lo stanziamento è pressoché uguale a quello dell’anno passato e anche la bozza proposta dalla Capo Dipartimento, dott.ssa Valeria Vaccaro, riprende lo schema del precedente.

Ancora una volta “il compenso spettante al singolo dipendente è definito in funzione della valorizzazione del contributo lavorativo secondo la Scala parametrale e correlato al tempo lavorato secondo la vigente normativa in base all’apporto partecipativo” e sappiamo che la vigente normativa è la oramai ben nota circolare, che in più occasioni l’amministrazione si era impegnata a rivedere, nella quale sono individuate le FATTISPECIE COMPUTABILI ENTRO IL LIMITE MASSIMO DI 45 GG. COMPLESSIVI tra cui le assenze per ricovero ospedaliero e i permessi per assistenza parenti portatori di handicap grave.

USB ha sempre richiesto con forza di inserire queste due causali tra quelle che concorrono alla valorizzazione dell’apporto partecipativo, quindi equiparate a presenza effettiva, per non penalizzare sul salario accessorio categorie di lavoratori fragili, colleghi che hanno subito un ricovero in ospedale o che svolgono il lavoro di cura.

Lavoro di cura, svolto quasi esclusivamente dalle lavoratrici, che spesso non si possono rendere disponibili per lavoro straordinario, costrette anche a ricorrere al part time e che dopo aver cresciuto i figli provvedono all’assistenza degli anziani. Queste assenze, che non influiscono affatto sulla performance lavorativa delle donne, le penalizzano invece fortemente sul reddito complessivo.

In occasione dell’8 marzo abbiamo ascoltato tanti discorsi e tutti hanno ribadito come ancora è evidente la disparità di genere nel mondo del lavoro, come le retribuzioni delle donne, a parità di livello, siano più basse del 25% rispetto a quelle dei loro colleghi uomini. Lo ha ricordato il Presidente della Repubblica Mattarella che ha evidenziato “un’evidente disparità nella progressione di carriera e una ingiustificabile differenza di retribuzione”, il Presidente Draghi e il Ministro Franco, che nella lettera alle lavoratrici e ai lavoratori del Mef dopo aver dichiarato che “Il nostro Paese deve affrontare con decisione i divari di genere” si è impegnato nella risoluzione a nome del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

USB Mef ribadisce che alle parole e ai simboli, il Mef che si tinge di viola, devono seguire dei fatti concreti e per questo ancora una volta abbiamo richiesto alla Capo Dipartimento, l’immediata modifica della circolare affinché al Mef non si contribuisca più ad aumentare l’odioso differenziale tra redditi di uomini e donne e vengano concretamente tutelate dal punto di vista economico le categorie più fragili.

Abbiamo infine sottolineato come l’impatto della circolare sarà disastroso sul salario accessorio del 2020, quando i giorni di L. 104 per assistenza sono stati aumentati dai provvedimenti legislativi e le malattie per Covid sono state equiparate ai ricoveri ospedalieri.

L’amministrazione ha risposto che per il 2019 la circolare non subirà modifiche, ma si è impegnata a rivederla per il 2020 a causa del quadro pandemico sperando non sia l’ennesima promessa, così come per la revisione delle voci d’indennità del FRD, tra cui le modalità di attribuzione delle posizioni organizzative ecc.

Pertanto, per le stesse ragioni del FRD 2019, USB Mef non ha sottoscritto l’accordo.

A margine della riunione sono stati affrontati altri temi:

  • per il CUT 2019 l’Amministrazione ha dichiarato di essere in attesa dei dati;
  • quantificati e certificati i risparmi da pandemia (Buoni pasto e straordinari), l’Amministrazione sta lavorando ad una proposta per il loro utilizzo;
  • stabilizzazioni, ancora una volta rinviata la data certa per la conclusione della procedura, per approfondimento da parte di IGOP.
  • dovrebbe essere prossima la definizione della graduatoria Performance individuale 2018, con la risoluzione delle gravi criticità dell’algoritmo, segnalate più volte da USB;
  • appena sarà conclusa la valutazione della performance individuale del 2019, attualmente nella fase di valutazione dei dirigenti, si procederà con quella del 2020, con le stesse modalità.
  • per le progressioni e gli sviluppi di carriera ancora nulla di concreto, l’Amministrazione ha proposto alle OO.SS un incontro con la parte politica, dopo la definizione formale delle deleghe ai sottosegretari;
  • confermato il rilascio dell’immobile di Via Lariana con ricollocazione dei dipendenti, per la Direzione della Comunicazione Istituzionale è prevista la sede di Piazza Dalmazia.
  • in tema di prevenzione e sicurezza oltre alla conferma della convenzione con l’Ospedale S. Giovanni per test sierologici e tamponi antigenici, di particolare importanza è stata la disponibilità di massima che il MEF comunicherà presto al Commissario all’emergenza e al Capo della Protezione Civile ad effettuare vaccinazioni ai suoi dipendenti, secondo le disposizioni del nuovo piano vaccinale.

A parte l'ultimo punto della lista, le cose irrisolte dall'Amministrazione sono numerose. Anche questa volta l'Amministrazione incassa un accordo e rinvia i problemi, che sembrerebbe riconoscere come condivisibili ma non si correggono ormai da anni.

USB MEF non condivide questo metodo e la natura di relazioni sindacali che continuano ad essere solo formali e nella sostanza non cambiano.

Siamo e resteremo dalla parte dei più deboli, contro le ingiustizie e in difesa dei diritti.