Cartolarizzazione e smantellamento MEF: una strana coincidenza
Vi sono delle teorie che ritengono le coincidenze elementi di forte influenza sul corso della nostra vita.
Compriamo una rivista che di solito non leggiamo e ci capita di trovare una notizia interessante e che cercavamo da tempo.
Ci capita di pensare ad una persona che non sentiamo da molti anni e dopo pochi giorni la incontriamo per strada.
Ci rechiamo ad una festa alla quale non abbiamo alcun desiderio di andare e facciamo un incontro molto importante per la nostra vita.
Siamo certi che a tutti è capitato di vivere uno di questi episodi.
Sono solo semplici coincidenze.
Ma le teorie sostengono che se il mondo delle coincidenze lo si interpreta con il giusto valore e significato, queste possono far realizzare tutti i nostri desideri in maniera spontanea, senza alcuno sforzo.
In realtà, quindi, possiamo scegliere se considerarle frutto del caos che regna sovrano nel mondo o se riconoscerle, invece, come fatti in grado di modificare il corso della nostra esistenza: dei messaggi.
Ora, cercheremo di interpretare, con il giusto valore e significato, il messaggio che deriva da "semplici coincidenze" che si sono avverate in questi ultimi giorni.
Il Ministro Tommaso Padoa Schioppa firma, lo scorso 8 marzo 2007, il decreto attuativo del precedente DM del 29 dicembre 2006, relativo all'applicazione dell'art. 3 del comma 165 della legge 350/2003 (CARTOLARIZZAZIONE).
A seguito di questo, l'amministrazione convoca le organizzazioni sindacali per venerdì 16 marzo 2007 per avviare le trattative sull'individuazione dei criteri per l'erogazione di questi fondi aggiuntivi.
Criteri, questi, che per la parte pubblica devono contenere e garantire, inderogabilmente, una differenziazione remunerativa in relazione all'apporto individuale, tenendo conto anche, e in maniera significativa, del contributo del personale in servizio presso gli uffici le cui competenze sono direttamente correlate alle attività dalle quali derivano le risorse.
Risulta chiaro che questo indirizzo politico trova fondamento e si cementifica nel recente protocollo d'intesa sul pubblico impiego siglato lo scorso 18 gennaio 2007 tra CGIL, CISL e UIL e il Governo, nell'authority per la pubblica amministrazione e nell'odiosa campagna diffamatoria sui lavoratori pubblici.
Ma lo spirito concertativo e le coincidenze riservano ulteriori sorprese.
Infatti, insieme alla "cartolarizzazione", la parte pubblica mette "sul piatto" anche la discussione sui profili applicativi del DPCM relativo al trasferimento all'INPS delle funzioni residuate allo stato in materia di invalidità civile, di cecità, di sordomutismo, di handicap e di disabilità.
Il primo atto propedeutico per la destrutturazione globalizzata del MEF.
Si perdono oltre il 70% delle competenze, si incide l'epitaffio sulla lapide e si recita il Te Deum alle commissioni mediche di verifica.
Ma non finisce qui.
Giovedì 15 marzo 2007, il giorno prima della riunione sulla cartolarizzazione e sul trasferimento all'INPS delle competenze delle CMV, alle ore 17, il Ministro Tommaso Padoa Schioppa incontrerà le organizzazioni sindacali per illustrare le linee attuative dei commi 404 e seguenti della legge 296/2006 in ordine alla riorganizzazione del MEF (soppressione degli uffici provinciali, feroce ristrutturazione di quelli centrali, taglio del 15% del personale di supporto).
Sembra una strana coincidenza, ma non lo è.
In realtà, il "pacchetto regalo" è già confezionato e chiuso con il nastro confederale.
Le "indiscrezioni" dei giorni scorsi apparse su un comunicato della CISL (soppressione di 60 uffici periferici), il lapsus freudiano dell'indicazione della data di convocazione nell'informativa sindacale della CGIL riguardante i fondi aggiuntivi, altre e svariate coincidenze, ci tinteggiano un quadro sostanzialmente concertativo, definito e cogestito con la regia delle alte sfere del dicastero e sul quale, a colpi di pennello, si disegna il triste destino dei lavoratori del MEF.
Ma, allora, qual'è il vero messaggio di tutte queste coincidenze?
Semplice: viene riproposta la tattica del bastone e della carota.
Si tolgono dal freezer e si "scongelano" i fondi della "cartolarizzazione" proprio a ridosso dell'emanazione del regolamento di riorganizzazione del MEF che smantella uffici ed esternalizza i servizi erogati sul territorio alla cittadinanza, per lo più quella più debole e in sofferenza.
Quindi, se da una parte si rendono disponibili risorse divenute indispensabili per il sostentamento di migliaia di nuclei familiari (seppure decurtate del 50% e con il tentativo di erogarle in maniera iniqua e discrezionale), dall'altra si progetta un futuro di esuberi, di mobilità forzata, di depotenziamento dei servizi erogati e di rottamazione di tanti lavoratori.
Da subito, quindi, i lavoratori del MEF subiranno gli effetti nefasti della concertazione tra CGIL, CISL, UIL e Governo.
Ma noi non ci stiamo.
Continueremo la nostra forte opposizione al tentativo di aziendalizzazione della pubblica amministrazione, dell'assunzione dell'impresa come modello prioritario per trasformare la prestazione d'opera dei lavoratori e dei servizi sociali erogati in prodotti da vendere e da comprare sul mercato.
30 MARZO 2007
SCIOPERO GENERALE DEL PUBBLICO IMPIEGO
Manifestazione Nazionale a ROMA
P.zza della Repubblica ore 9.30