Chiusura Dip. Prov. - l'emendamento 93.22

Roma -

Il 3 novembre 2007 abbiamo informato i lavoratori dell'esito di una serie di emendamenti presentati in Commissione Bilancio del Senato, riguardanti sia il regolamento di organizzazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze che le legittime aspettative dei lavoratori risultati idonei alle procedure di riqualificazione.
Tra gli emendamenti concernenti lo smantellamento del nostro dicastero, il 93.22 («Allo scopo di assicurare il supporto tecnico-amministrativo alle funzioni centrali e periferiche del Ministero dell’economia e delle finanze, in particolare in materia di politica economica e finanziaria, di politiche fiscali e di amministrazione generale, l’applicazione delle disposizioni di cui ai commi 426 e 427 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006 n. 296 è differita al 1º gennaio 2010. Il Regolamento di cui al comma 427 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006 n. 296 assicura in ogni caso la permanenza della Direzione territoriale dell’economia e delle finanze e della Ragioneria territoriale dello stato nelle province con una popolazione superiore a 250.000 abitanti») era stato respinto dalla Commissione nella seduta pomeridiana n. 164 del 1 novembre 2007.

Oggi, lo stesso emendamento è stato ripresentato in Senato nella discussione sulla manovra finanziaria 2008 e, nonostante il parere contrario del Governo, è stato approvato dall'assemblea.

Non ci soffermiamo più di tanto sui toni trionfalistici e sulla paternità che, strumentalmente, qualcuno tenta di rivendicare per racimolare qualche voto alle prossime elezioni RSU.

I lavoratori delle strutture periferiche sono in grado di distinguere chi, fin dall'agosto del 2006 ha organizzato mobilitazioni e lotte da chi, invece, ha condiviso lo smantellamento del MEF per poi, mascherarsi da Capitan Ventosa!

Certamente, l'approvazione di questo emendamento, tenendo ben presente che  l'iter parlamentare è ancora lungo e le sorprese potrebbero essere numerose, mette in discussione il lavoro svolto dalle competenti commissioni parlamentari tra le quali la I Commissione permanente della Camera dei Deputati (Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni) che l'8 novembre 2007 ha espresso il parere favorevole sull'atto n. 179 concernente lo schema di regolamento di organizzazione del MEF (in allegato).

 

La RdB/CUB MEF continuerà a dare battaglia contro la destrutturazione del nostro ministero e contro la privatizzazione dei servizi erogati alla cittadinanza.

Non ci accontentiamo di un semplice differimento dello smantellamento né, tantomeno, di un tetto relativo alla densità demografica per smantellare decine di strutture provinciali del MEF che non lo raggiungono (a meno che, le lavoratrici e i lavoratori di queste realtà, per mantenere aperto l'ufficio, inizino a prolificare vertiginosamente !).

Vogliamo, invece, il potenziamento delle strutture periferiche, maggiori investimenti in risorse umane ed economiche, formazione e miglioramento della qualità dei servizi erogati.

La soppressione delle strutture periferiche del MEF non è che una costola di quel progetto politico di smantellamento dell'intera Pubblica Amministrazione e che individua, per il risanamento dei conti pubblici, l'alleggerimento definitivo dello Stato e lo sfoltimento dei suoi servizi fondamentali con la conseguente privazione, per i cittadini, dei diritti essenziali.

A questo, dobbiamo continuare ad opporci!