COLPEVOLE SILENZIO

Roma -

La USB PI MEF ha inviato in data odierna alla parte politica e all’amministrazione una nota di denuncia (in allegato) per le mancate risposte a istanze di informazioni e/o incontri ed ha aggiunto nuove richieste di notizie su alcune questioni di primaria importanza.

Questa Organizzazione Sindacale, infatti, sta chiedendo da tempo un confronto su rilevanti problematiche quali:

- la ricollocazione logistica delle sedi degli uffici di Roma;

- la formazione del personale organizzata dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione;

- l’adozione di una nuova circolare sulle assenze per visite mediche specialistiche e la regolamentazione dell’utilizzo dei permessi retribuiti;

- la gestione del personale, ormai totalmente fuori controllo, da parte del Direttore della Commissione Tributaria Regionale di Roma.

Su tutti questi argomenti, estremamente delicati perché incidono direttamente sui diritti e sulle condizioni generali dei lavoratori, la USB PI MEF non ha ricevuto alcun riscontro da un’amministrazione che pensa di poter utilizzare il “muro di gomma” come modalità gestionale anche nelle relazioni sindacali.

 A questo inqualificabile scenario, poi, si aggiunge l’emergenza salariale:

- nulla è dato sapere sui tempi di erogazione del FUA 2015;

- il CUT 2011/2012 è diventato una barzelletta;

- le procedure inerenti allo stanziamento delle risorse relative alla c.d. “cartolarizzazione”, ammesso che siano in via di elaborazione, restano avvolte da un fitto mistero.

La nostra Organizzazione Sindacale ha denunciato anche nel recente passato questa deriva culturale e gestionale in corso al MEF. In particolare, nel comunicato del 29 marzo 2016 “Assemblea per la dignità dei lavoratori del MEF”, sono stati evidenziati gli aspetti più eclatanti, compresi quelli relativi ai comportamenti di cattivo gusto tenuti al tavolo negoziale dal dott. Ferrara e dalla dott.ssa Vaccaro.

Da allora la situazione non ha subito variazioni, anzi la grande adesione dei lavoratori alle mobilitazioni organizzate dalla USB PI MEF contro l’accordo sulle progressioni economiche e sulle posizioni organizzative sembra aver ancora di più provocato le pulsioni reazionarie e vendicative di questa amministrazione.

Un’amministrazione del MEF che non sta uscendo per niente bene da queste ultime vicende e sicuramente il silenzio non la preserva dalle pesanti responsabilità verso i lavoratori.

La USB PI MEF, con la nota odierna, intende dare un segnale forte di:

- prosecuzione della vertenza sulle progressioni economiche e sulle posizioni organizzative;

- apertura di un fronte determinato sulle rivendicazioni salariali;

- decisa difesa delle tutele dei lavoratori in tema del diritto alla salute e di quelle sulle necessità sociali in generale;

- contrasto alle soluzioni logistiche che producono conseguenze dannose ai lavoratori, ai cittadini e agli utenti.

La USB PI MEF deciderà insieme ai lavoratori il percorso dell’immediato futuro anche in considerazione delle risposte, o della mancanza delle stesse, da parte dell’amministrazione e della parte politica.