Contratto Funzioni Centrali, USB lancia “iodicolamia”: dal 20 al 30 gennaio consultazione online dei lavoratori
Dal Nazionale - L’Unione Sindacale di Base annuncia la consultazione online sui contenuti dell’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro 2019-2021 del Comparto Funzioni Centrali. Dal 20 al 30 gennaio le lavoratrici e i lavoratori dei Ministeri, delle Agenzie Fiscali, degli Enti pubblici non economici come Inps, Inail e Aci potranno collegarsi al sito web USB ed esprimere un parere sui principali contenuti del contratto. Un’iniziativa di democrazia partecipata ed estesa a tutti, non solo agli iscritti.
USB non ha sottoscritto lo scorso 5 gennaio l’ipotesi di accordo contestando:
- Aumenti contrattuali che vanno da 47 € netti mensili per i livelli più bassi a 69 € per quelli apicali, a cui va sottratta la vacanza contrattuale già in godimento, del tutto insufficienti a recuperare il blocco contrattuale tra il 2009 e il 2016 e gli aumenti dei costi energetici degli ultimi mesi che si stanno già ripercuotendo su tutti i beni di consumo;
- Un sistema di classificazione del personale identico al precedente, diviso su tre aree funzionali a cui se ne aggiunge una quarta stabilita per legge e destinata alle “elevate professionalità”, lasciando irrisolte le contraddizioni con un’organizzazione del lavoro delle amministrazioni del Comparto proiettata su autonomia operativa ed estesa assunzione di responsabilità diretta;
- Un cambiamento radicale della struttura dello stipendio che sottrae alla retribuzione tabellare la parte relativa alle progressioni economiche facendola confluire in una voce a parte denominata “differenziale stipendiale”;
- Un’importanza esagerata alla valutazione individuale che condizionerà le carriere e le retribuzioni dei lavoratori, esasperando gli elementi di discrezionalità a scapito di una valutazione oggettiva della professionalità;
- Una regolamentazione del lavoro agile che prevede un’estesa fascia di contattabilità e non scioglie i nodi dell’attribuzione del buono pasto;
- Il mantenimento della norma contrattuale antidemocratica, da sempre contestata dalla USB, che esclude dall’informazione, dal confronto e dalla contrattazione integrativa le organizzazioni sindacali che non sottoscrivono il CCNL di Comparto pur risultando rappresentative.
Nei dieci giorni di consultazione le lavoratrici e i lavoratori delle Funzioni Centrali potranno valutare i contenuti del contratto, da qui l’iniziativa “iodicolamia”.
USB Pubblico Impiego