Contratto Integrativo... seconda puntata

Roma -

Riprende oggi, 17 giugno, la trattativa per il Contratto Integrativo d’Amministrazione del MEF, dopo una riunione di apertura lavori di tipo più che altro ricognitivo.

USB ha definito la proposta portata al tavolo lo scorso 5 giugno come modesta, per lo più mera armonizzazione di accordi stralcio in materia di Indennità a carattere economico. Abbiamo chiesto invece di addivenire a un documento che rappresenti veramente il Contratto integrativo di amministrazione che le lavoratrici e i lavoratori del MEF si aspettano.

La nostra Organizzazione Sindacale ha proposto quindi di andare a toccare materie ed istituti quali:

  • RELAZIONI SINDACALI:
  • per evitare il ripetersi di atteggiamenti e iniziative tali da impedire le corrette relazioni sindacali.

 

  • ORDINAMENTO PROFESSIONALE:
  • acquisizione del nuovo sistema di classificazione in famiglie professionali;
  • progressioni economiche all’interno delle aree (PEO), ovvero, stabilire criteri fissi per i bandi in modo tale che siano possibili procedure più rapide e con accordi stralcio non più legati alla contrattazione del Fondo di risultato (FRD);
  • progressioni tra le aree (PEV) sfruttando l’art. 17 CCNL-FC che prevede Ai sensi dell’art. 52, comma 1-bis del d.lgs. n. 165/2001, fatta salva una riserva di almeno il 50 per cento delle posizioni disponibili destinata all’accesso dall’esterno, le progressioni tra un’area e quella immediatamente superiore avvengono tramite procedura comparativa basata sulla valutazione positiva conseguita dal dipendente negli ultimi tre anni in servizio, sull’assenza di provvedimenti disciplinari, sul possesso di titoli o competenze professionali ovvero di studio ulteriori rispetto a quelli previsti per l’accesso all’area dall’esterno, nonché sul numero e sulla tipologia degli incarichi rivestiti.

 

  • ORARIO DI LAVORO E SERVIZIO:
  • armonizzare le attuali fattispecie.
  • modalità di prestazione del lavoro (lavoro in presenza e lavoro agile)

Questi sono solo alcuni dei punti più qualificanti e ovviamente riteniamo sia prematuro scendere nei dettagli di quanto potremmo proporre nelle prossime riunioni. Anche in considerazione che USB vorrebbe comprendere la disponibilità dell’Amministrazione a discutere di tali proposte.

Inoltre, USB ha sottolineato come dall’attuale proposta dell’Amministrazione l’armonizzazione e il ritocco delle indennità economiche di varia natura (turni, reperibilità, indennità di funzione, posizioni organizzative e quant'altro) la spesa a carico del Fondo di risultato (FRD) necessaria a coprire tale riorganizzazione andrebbero a incrementare di 3 milioni di euro.  Al momento, infatti, tale costo non prevedrebbe l’intervento di alcun fondo creato ad hoc ma sarebbe a carico del Fondo Risorse Decentrate!!

USB ritiene che l'organizzazione che l'Amministrazione vuole darsi e formalizzare nell'Integrativo debba essere remunerata con soldi dell'Amministrazione e non con quelli delle lavoratrici e dei lavoratori; pertanto, abbiamo chiesto un impegno a trovare nuove risorse e concentrarle in fondi specifici che dovranno necessariamente  essere poi riportati nel contratto integrativo, anche in considerazione che se confluiranno nell'attuale FRD questo avendo dei tetti massimi che non possono essere sforati finirebbero nei tagli previsti prima della costituzione delle somme del fondo stesso... Ciò inciderebbe ancor di più sulle somme che poi realmente andrebbero a remunerare tutti i lavoratori.

Prima della riunione, abbiamo ricevuto una analitica nota inerente la distribuzione dei costi sulle diverse voci di indennità e siamo più convinti di prima che l’organizzazione che si vuol dare l’Amministrazione non debba ricadere sul FRD e che si possa anche lavorare a studiare meglio le indennità economiche stesse ad ora previste.

Vi terremo informati su gli ulteriori sviluppi della trattativa

 

USB P.I. MEF