Deportazione di massa!!!???
Alla luce di quanto avvenuto nelle riunioni della settimana scorsa presso il Dipartimento delle Finanze, ormai una cosa è certa : non c’ è nessun immobile in zona pronto ad accogliere i lavoratori degli Uffici Centrali del Dipartimento costretti ad abbandonare la propria sede lavorativa a causa del termine del contratto di locazione al 31/12/2008. Questa ipotesi, prospettataci peraltro a settembre u.s. dall’ Amministrazione, si è dissolta nel nulla per trasformarsi in un vero e proprio taglio di spesa operato, tanto per cambiare, sulla pelle dei lavoratori. Si taglia quindi il contratto di affitto dell’ immobile di Via Carucci e si sparpagliano gli Uffici e il relativo personale sulle sedi esistenti e su quella di nuova acquisizione situata in via Lariana.
Doppi traslochi e relativa doppia spesa; immobili con metratura insufficiente a contenere l’ inevitabile espansione delle strutture dovuta alla prossima approvazione dei decreti attuativi del Regolamento del MEF; la palazzina ex Secit che rischia di trasformarsi, a giugno 2009, in una “riserva indiana” per pochi lavoratori da ricollocare al più presto e chissà dove : queste le criticità più evidenti di quello che si può tranquillamente definire il “caos organizzato” messo in piedi dall’ Amministrazione con un’ ottica talmente di breve periodo da lasciare sconcertati.
I tempi per realizzare tutto questo? Per l’Amministrazione semplicemente immediati e da concludersi entro poco più di un mese. Nonostante i lavoratori di alcuni Uffici soggetti a trasferimento di sede abbiano già manifestato la propria contrarietà al piano organizzativo dell’ Amministrazione con raccolte di firme praticamente plebiscitarie, verrà loro richiesto in questi giorni di fornire un’ opzione di “gradimento” tra le sedi disponibili. Sia ben chiaro: trattasi di una mera ricognizione delle volontà dei lavoratori assolutamente non vincolante per l’ Amministrazione alla quale seguirà un vero e proprio interpello i cui criteri verranno concordati tra Amministrazione e OO.SS. ma il cui accesso sarà riservato, a discrezione dei Direttori degli Uffici, alle c.d. “professionalità interscambiabili”.
In altre parole, le esigenze degli Uffici verranno considerate primarie rispetto a quelle dei lavoratori e delle loro famiglie ed assisteremo ancora una volta a trasferimenti di sede con le aree professionali bloccate e obbligate a seguire le sorti dell’ ufficio di appartenenza.
In ogni caso non possiamo non constatare, ed è proprio il caso di dire nostro malgrado, la perfetta ed immutata coerenza del Dipartimento delle Finanze nel corso del tempo. I continui cambi di gestione degli ultimi tempi non hanno minimamente scalfito quella che ormai può essere considerata una vera e propria missing istituzionale: dividere i lavoratori e scatenare la lotta tra poveri.
Altre questioni altrettanto importanti e che dovranno essere affrontate a breve sono:
Rivisitazione del sistema indennitario. Congelato al 31/3/2008 al fine di rimodulare proporzionalmente talune indennità di posizione che risultano oltremodo sproporzionate a fronte di una ormai costante riduzione del budget disponibile, chiederemo nell’ incontro del 13/11 p.v. che l’ intero impianto del sistema indennitario del Dipartimento delle Finanze venga rivisto in un’ ottica di redistribuzione delle risorse economiche a tutti i lavoratori.
Decreto c.d. “taglia sezioni”. Previsto dalla Legge Finanziaria 2008, è stato pubblicato sulla G.U. n. 251 del 25/10/08 il decreto che ridetermina il numero delle sezioni delle Commissioni Tributarie Provinciali e Regionali sulla base del flusso medio dei processi relativo agli anni 2006 e 2007. Inutile nascondere che la riduzione operata pari a circa il 50% delle sezioni esistenti sul territorio nazionale non potrà non avere ripercussioni anche sulle dotazioni organiche del personale assegnato alle Commissioni Tributarie. Per fronteggiare quella che già si può definire un’ emergenza, verrà costituita a breve una commissione tecnica per valutare e definire il più velocemente possibile tutte le problematiche emerse nelle Commissioni Tributarie a seguito della pubblicazione del decreto suddetto in un’ ottica di rivisitazione dei criteri relativi all’organizzazione del lavoro e di distribuzione dei carichi di lavoro.