Differenziali stipendiali e orario di lavoro: secondo passaggio a vuoto
Inutile dire che siamo usciti abbastanza delusi dalla riunione sindacale del 5/9 u.s. che ha segnato il secondo passaggio a vuoto in merito alla definizione dell’accordo sui criteri per l’attribuzione dei differenziali stipendiali e alla determina nazionale sull’orario di lavoro del MEF ivi compreso l’istituto della flessibilità in entrata e in uscita.
Come già si era capito dal contenuto delle bozze pervenute nei giorni precedenti alla riunione, infatti, la delegazione di parte pubblica non ha minimamente tenuto conto di tutte le osservazioni già formulate da parte sindacale durante la riunione del 30 luglio scorso riproponendo dei testi addirittura peggiorativi in alcuni passaggi.
Più specificatamente:
DIFFERENZIALI STIPENDIALI. Nonostante nella riunione del 30/7 u.s. avessimo richiesto, come USB, una profonda rivisitazione dell’impianto complessivo dei criteri dell’accordo per realizzare un equilibrio sostanziale del sistema che ne consentisse anche la sostenibilità economica, la bozza presentata dalla delegazione di parte pubblica è riuscita addirittura a peggiorare la situazione preesistente. Pur rivedendo la pesatura dei punteggi complessivi relativi ad esperienza professionale e titoli di studio, infatti, le ulteriori modifiche apportate ai punteggi interni dei singoli criteri selettivi hanno, di fatto, allargato ancora di più la forbice tra i criteri stessi. In poche parole è stata posta in essere un’operazione di riequilibrio del sistema per renderlo più sbilanciato rispetto al punto di partenza!
Un discorso a parte merita invece la griglia dei punteggi adottata per la performance individuale (questo criterio selettivo vale 40 punti su 100) che di fatto andrebbe a penalizzare tutti coloro che hanno usufruito delle tutele di legge come, ad esempio, le lavoratrici madri per quanto riguarda l’astensione obbligatoria dal lavoro per maternità.
Come USB abbiamo ancora una volta rispedito la bozza di accordo al mittente chiedendo espressamente:
- la sostituzione dell’attuale griglia di valorizzazione della performance individuale con quella utilizzata per il salario accessorio e già adottata negli accordi PEO 2021 e 2022;
- l’eliminazione del tetto a 25 anni per l’esperienza professionale acquisita nell’area di appartenenza;
- l’adozione di un punteggio aggiuntivo per l’esperienza professionale acquisita nel MEF (a prescindere dall’area di appartenenza).
ORARIO DI LAVORO. Anche su questo argomento la delegazione di parte pubblica non ha tenuto conto degli elementi di riflessione e perplessità emersi durante la riunione del 30/7 ripresentando di fatto la bozze di provvedimento sostanzialmente senza le modifiche richieste.
Come USB abbiamo ancora una volta ribadito che il profilo orario 8/15:42 deve rimanere nella piena disponibilità di tutto il personale senza alcuna limitazione o riserva per alcune categorie. Allo stesso modo abbiamo richiesto di non ridurre la flessibilità in entrata nell’ottica delle difficoltà già esistenti legate al Giubileo 2025 ed ai cantieri delle diverse opere infrastrutturali che stanno creando, già oggi, enormi difficoltà di circolazione nelle città italiane.
È chiaro che per la prossima riunione, fissata per il 16/9, ci aspettiamo un cambio di passo da parte dell’Amministrazione perché un terzo passaggio a vuoto e senza alcun risultato su argomenti così importanti sarebbe da considerare non solo grave ma lesivo della dignità di tutti i lavoratori del MEF.
Vi terremo aggiornati sui futuri sviluppi.
USB PI MEF