Dipartimento del Tesoro: ma quale rettifica !

Roma -

L'amministrazione, nella persona della Dott.ssa Antonella Manno, Direttore Generale per le politiche del personale del Dipartimento dell'Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi del Ministero dell'Economia e delle Finanze, ha chiesto alla nostra organizzazione sindacale, mediante una mail trasmessa il 29 ottobre 2009 (ore 16.22), che riportiamo qui sotto integralmente, "un’urgente rettifica di quanto scritto nel comunicato diffuso da codesta OS il giorno 28 ottobre c.a – rivolta a tutti i destinatari del comunicato medesimo - nella parte in cui riferisce la mancata presenza dell’amministrazione al tentativo obbligatorio di conciliazione promosso da codesta Organizzazione sindacale relativamente agli accordi per il fondo di sede 2008 stipulati dal Dipartimento del Tesoro e dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato".

La frase incriminata, quindi, fa riferimento alla nostra comunicazione sindacale trasmessa ai lavoratori del Dipartimento del Tesoro (Dipartimento del Tesoro: sospesa la valutazione individuale!) alle ore 0.41 del 28 ottobre 2009, dove testualmente abbiamo riportato: "La delegazione delle RdB/CUB MEF hanno sostenuto e appoggiato la tesi della RSU e si sono espresse favorevolmente in merito all'interruzione immediata del sistema di valutazione individuale, sistema valutativo già aspramente e lungamente contrastato dalle RdB/CUB MEF sino ad impugnare legalmente l’accordo sottoscritto per l'anno 2008 (l'amministrazione si è sottratta, insieme a quella della RGS, al tentativo di conciliazione spianando la strada al contenzioso di fronte al Giudice del Lavoro)".

 
L'amministrazione, quindi, ci chiede una urgente rettifica di quanto abbiamo scritto.

Ma che cosa è, realmente, una "richiesta di rettifica" ?

Dovrebbe essere noto a tutti che il diritto di rettifica consiste nella facoltà, da parte dei soggetti di cui siano state diffuse immagini o ai quali siano stati attribuiti atti, pensieri, affermazioni, dichiarazioni contrari a verità da parte di qualcuno (in questo caso da parte delle RdB/CUB MEF), di richiedere la diffusione di proprie dichiarazioni di replica, in condizioni paritarie rispetto all’affermazione che vi ha dato causa.
Il riferimento al diritto di rettifica rappresenta, quindi, uno strumento riparatorio sui generis. Esso tende, infatti, non ad accertare la verità oggettiva, bensì ad arricchire la notizia divulgata con una verità soggettiva, cioè con l'interpretazione dei fatti resa da colui che si ritiene leso.


Per l'amministrazione, quindi, non corrisponderebbe al vero la loro mancata presenza al tentativo obbligatorio di conciliazione promossa dalle RdB/CUB MEF relativamente agli accordi per il fondo di sede 2008 stipulati al Dipartimento del Tesoro e al Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.

A suffragio di questa convinzione, si allega la nota del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali - Direzione Provinciale del Lavoro di Roma - Servizio Politiche del Lavoro - U.O. Controversie di lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione n. 902260 del 28 ottobre 2009 (guarda caso trasmessa, con qualche ora di differenza, proprio nello stesso giorno della nostra informativa sindacale!) con la quale si ritengono le istanze presentate dalla nostra organizzazione sindacale irricevibili in quanto non attengono a controversie individuali di lavoro come previsto dagli artt. 65 - 66 del Dlgs 165/2001 che regolamenta le controversie di lavoro dei dipendenti della P.A.

E' chiaro che ci sarebbe da "discutere" su quanto riportato nella nota della Direzione Provinciale del Lavoro di Roma, ma l'esperienza ci ha insegnato che adire immediatamente la magistratura ordinaria ci avrebbe potuto portare alla sospensione del giudizio con la conseguente contestazione di eccepibilità per non aver esperito proprio il tentativo obbligatorio di conciliazione, la cosiddetta condizione di procedibilità.

Quindi, per riassumere, non potendo essere accolte le istanze, non vi è stato nessun tentativo di conciliazione e, pertanto, secondo l'amministrazione è falsa l'asserzione che si sia sottratta al tentativo obbligatorio.
Insomma, più semplicemente, come si può affermare, da parte delle RdB/CUB MEF, la mancata presenza dell'amministrazione o appuntamenti da lei disertati se le convocazioni presso il Dipartimento Provinciale del Lavoro non ci sono mai state ?

Peccato, però, che la RdB/CUB MEF non abbia scritto questo.

Infatti, nella nostra informativa inviata ai lavoratori del Dipartimento del Tesoro non vi è traccia di convocazioni fissate presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Roma per l'espletamento del tentativo di conciliazione e che l'amministrazione non si sia presentata, disertandoli.

Abbiamo semplicemente dato un senso a quello che la stessa Dott.ssa Antonella Manno, quindi l'amministrazione, ha firmato nelle note n. 571 del 21 ottobre 2009 e n. 786 del 27 ottobre 2009, inviate proprio alla Direzione Provinciale del Lavoro di Roma in merito ai tentativi di conciliazione presentati dalla nostra organizzazione sindacale.

Infatti a pag. 6 della nota n. 571 del 21 ottobre 2009 e a pag. 7 della nota n. 786 del 27 ottobre 2009, testualmente viene scritto: "Concludendo si deve affermare, allo stato, che l'operato dell'amministrazione si è concretizzato nella mera applicazione delle norme di riferimento. Da quanto sopra esposto si evince che la richiesta conciliativa non può trovare accoglimento".

 

Premesso, quindi, che non abbiamo scritto quello che l'amministrazione ci imputa e per il quale ci chiede una urgente rettifica, e che la RdB/CUB MEF proseguirà nell'azione legale intrapresa, a questo punto, essendo testardi di natura, vorremmo comprendere quale differenza intercorre tra "la richiesta conciliativa non può trovare accoglimento" (riportata nelle note dell'amministrazione) e "l'amministrazione si è sottratta al tentativo obbligatorio di conciliazione" (scritta nel nostro comunicato ai lavoratori del Dipartimento del Tesoro).

E' vero che la lingua italiana è in continua evoluzione con nuove parole entrate ufficialmente a far parte dell'italiano scritto e parlato.

Centinaia sono le nuove voci e significati che riflettono il nuovo linguaggio ma anche le nuove idee, le contrapposizioni del nuovo millennio.

Ma, a tutto vi è un limite.

Allora, di quale diritto di rettifica parla l'amministrazione ?

Sicuramente, non di quello dei lavoratori del Dipartimento del Tesoro e della Ragioneria Generale dello Stato che sono stati maciullati economicamente e moralmente.

 
* tutti gli atti e documenti menzionati in questa comunicazione sono a disposizione dei lavoratori presso la stanza sindacale delle RdB/CUB MEF (piano terra, scala A, stanza n. 716).

 


 

----- Original Message -----

From: Manno Antonella

To: 'info@tesoro.rdbcub.it'

Cc: Baffi Giuseppina ; Canzio Mario ; Ceravolo Silvana ; Tanzi Gianfranco ; Durano Loredana ; Nardone Michele

Sent: Thursday, October 29, 2009 4:21 PM

Subject: Tentativi di conciliazione

Con riferimento a quanto contenuto nel messaggio sotto riportato, si chiede un’urgente rettifica di quanto scritto nel comunicato diffuso da codesta OS il giorno 28  ottobre c.a – rivolta a tutti i destinatari del comunicato  medesimo - nella parte in cui riferisce la mancata presenza dell’amministrazione al tentativo obbligatorio di conciliazione promosso da codesta Organizzazione sindacale relativamente agli accordi per il fondo di sede 2008 stipulati dal Dipartimento del Tesoro e dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.

Nel rimanere in attesa di un cortese positivo cenno di riscontro, si ringrazia per la collaborazione.

Antonella Manno

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Dott.ssa Antonella Manno

Ministero dell' economia e delle finanze

Dipartimento dell'amministrazione generale del personale e dei servizi

Direttore generale per le politiche del personale

Via XX Settembre, 97 00187 Roma

Tel 06/4761/8485

antonella.manno@tesoro.it


Da: Uff. 5 DCPP DAG

Inviato: giovedì 29 ottobre 2009 11.56

A: Baffi Giuseppina; Manno Antonella; Ceravolo Silvana; Tanzi Gianfranco

Oggetto: I: tentativi di conciliazione

Si trasmette, per opportuna conoscenza, la comunicazione, inviata in data 28 ottobre dalla Direzione Provinciale del Lavoro, concernente la irricevibilità del Tentivo Obbligatorio di Conciliazione presentato dalla sigla sindacale RDB-CUB P.I. avverso gli accordi decentrati di sede relativi al saldo FUA 2008 (I e II Dipartimento).

Si rappresenta, altresì, che dalle informazioni ricevute dalla DPL, confermate, per le vie brevi, da uno dei referenti di RDB, risulta priva di fondamento la notizia circa presunte convocazioni, disertate dall'amministrazione, per l'espletamento del tentativo di conciliazione.

Cordialmente

Fabio Carnevali