DOTAZIONI ORGANICHE: OPERAZIONE CINICA ED INGANNEVOLE

Roma -

Nella giornata di ieri abbiamo informato i lavoratori sull’esito dell’incontro con l’Amministrazione, concernente il DM di ripartizione delle dotazioni organiche del MEF, con una breve comunicazione che oggi vogliamo integrare anche con considerazioni generali aggiuntive.

 

Il citato DM è il completamento, con le ricadute specifiche sui dipartimenti centrali e sull’articolazione periferica, del DPCM 29 febbraio 2012 che ha attuato a livello generale gli ulteriori tagli di personale imposti dalla L. 148/2011.

 

Aggiungiamo che questo provvedimento precede e prepara l’ulteriore operazione di riduzione degli organici prevista dal DL 87/2012 (decreto tagliaMEF) in stretta correlazione con il DL 95/2012 (spending review).

 

Non c’è bisogno, infatti, di molti dati numerici e tabelle tecniche per capire la nuova situazione del MEF determinata dal DM di ripartizione delle dotazioni organiche redatto dall’Amministrazione.

Da un’analisi dei dati complessivi è evidente che il contingente teorico di personale realizza, ancora oggi, una condizione di vacanza di organico di circa 1100 unità, essendo le dotazioni organiche pari a 12645 unità e presenti in servizio pari a 11533 unità.

Questo dato generale sembrerebbe poter assorbire l’ulteriore contrazione dell’organico imposta dal suddetto DL 87/2012 senza, al momento, determinare esuberi di lavoratori ma il quadro cambia radicalmente se si esaminano le dotazioni organiche dipartimentali.

Le dotazioni organiche specifiche, infatti, evidenziano una macroscopica differenza tra centro e periferia sia per il settore ex Tesoro che per quello ex  Finanze. Nel dettaglio, i Dipartimenti centrali realizzano una vacanza di organico che varia dal 18 al 30% rispetto al personale in servizio mentre nelle CCTT e nelle RTS tale scostamento risulta pressoché vicino allo zero ed in qualche RTS vede già fin d’ora unità di personale in esubero.

Inoltre, non è stato neppure preso minimamente in considerazione l’ampliamento delle dotazioni organiche delle Commissioni Tributarie, organi giurisdizionali espressamente esclusi dal taglio delle dotazioni organiche e che non possono essere soppresse senza una disposizione di legge specifica che modifichi la competenza territoriale del giudice tributario, al fine di creare le condizioni minime essenziali per un ipotetico assorbimento parziale dei lavoratori delle RTS.

 

Il quadro che ne esce è chiarissimo: le CCTT, ancorché non soggette ai tagli del DL 87/2012, sono mantenute in forte sofferenza mentre le RTS, in numero consistente, sono destinate alla soppressione senza alcuna previsione di tutela per i lavoratori.

 

In parole povere l’Amministrazione, con il consenso attivo o passivo di chi ancora “concerta i provvedimenti”, ha realizzato un’operazione cinica, abbandonando le strutture periferiche e sacrificandone i lavoratori, e ingannevole, prospettando una labile e temporanea tutela dei Dipartimenti centrali!

 

La riunione di ieri, nella quale è emerso tutto questo, è stata veramente surreale e per certi versi emblematica della incultura dominante che espropria i lavoratori non solo dei diritti generali ma persino della loro umanità!

 

Il tavolo negoziale è stato dominato da numeri e proiezioni con i lavoratori ed i cittadini ridotti a componenti di asettiche operazioni aritmetiche dai presenti, ad eccezione della nostra delegazione che ha denunciato quanto sopra descritto.

 

A questo punto è evidente che, oltre alle iniziative generali messe in campo dalla USB, sia più che mai necessario costruire un percorso di mobilitazione di settore contro gli effetti dei decreti “tagliaMEF” e spending review, a partire dalla difesa del posto di lavoro, oggi in pericolo alle RTS e domani in tutto il nostro dicastero.

 

Alleghiamo a questo comunicato un documento della RSU di Imperia che condividiamo. Sicuramente aderiamo all’invito di unità dal basso di tutti i lavoratori con la ferma convinzione che non c’è alternativa al sindacalismo conflittuale ed ai movimenti generali antagonisti.

 

Chiediamo, alle RTS ed a tutti i posti di lavoro, di inviarci documenti, mozioni ed ordini del giorno che diffonderemo.

 

Nel pomeriggio è prevista una riunione sul CCNI alla quale parteciperemo svolgendo come sempre il nostro ruolo a tutela dei lavoratori ed anzi, pur scontando ancora i postumi veramente sgradevoli della riunione di ieri, saremo ancora più determinati e convinti delle nostre azioni.