E' presto per cantar vittoria…

Roma -

A qualcuno non è servita la lezione dello scorso anno quando tutto sembrava andare per il meglio sul lato perequazione ed invece uscirono solo i 7 milioni di euro per i tecnocrati del MEF. Al momento come avevamo anticipato è stato presentato un emendamento governativo che conferma i fondi necessari all'operazione dall’1/1/2019 e il taglio dei fondi del comma 685. L’emendamento oltre a equiparare l’indennità di amministrazione interviene sulle somme destinate alla cosiddetta Prelex diminuendo le risorse da 7 a 2,5 milioni. Tuttavia, siamo ancora in fase di verifica perché non è certo che la situazione non possa modificarsi con il passare delle ore.

I Confederali hanno emesso trionfali comunicati rivendicandone il merito. In realtà, anche in questa vicenda, la triplice si è distinta unicamente per  subalternità e collaborazionismo, basta rileggere i loro stessi sproloqui. Bisognerebbe chiedere loro dove stavano durante le mobilitazioni e come fanno a parlare di perequazione dopo 1 anno di silenzi e/o disinformazione.

Di certo c’è solo la riproposizione del DM Prelex per le somme 2018. Ebbene, questo nuovo provvedimento non solo non risponde ai rilievi fatti dalla Corte dei Conti ma è ancor peggiore del precedente, in quanto, amplia il numero dei beneficiari di detta indennità riconoscendola ad uffici che non si occupano affatto dell’attività pre-legislativa. Ci aspettiamo che la Corte dei Conti agisca e, come già fatto col precedente atto, faccia rispettare quanto prevedono Costituzione, Leggi e Contratti.

Su questi argomenti sono mesi e mesi che si vedono solo comunicati UNSA USB FLP e COBAS che hanno mano a mano indicato la strada da seguire e i mezzi per percorrerla (noi non sbagliamo corridoi anche perché li abbiamo percorsi tutti e con i lavoratori al nostro fianco). Il principio dell’uguaglianza è stato sempre alla base della nostra lotta! Se e solo se arriveremo a destinazione il merito non potrà essere di chi non c'è mai stato! Il merito sarà unicamente dei lavoratori che hanno lottato, hanno fatto sentire forte la loro voce nei corridoi, nel cortile e nei piani “nobili” del palazzo, stoppando o almeno riducendo i danni di un colpo di mano iniquo, squallido e corporativo:

 

le lavoratrici ed i lavoratori del MEF c’erano,

le nostre sigle sindacali anche!

 

 

Roma, 17 dicembre 2018

 

 

UNSA MEF            USB MEF             FLP MEF           COBAS MEF