ELEZIONI RSU 2018: ... PUFF! ...
C’era una volta un vecchio Contratto Collettivo di Lavoro che, dopo solo nove anni di ritardo e in una notte prossima alla vigilia di Natale, veniva rinnovato. I giornali e le televisioni, ma soprattutto le organizzazioni sindacali firmatarie, dichiaravano che era la fine di un incubo e ne esaltavano le numerose qualità: cospicui aumenti economici mensili, arretrati per gli anni passati e vantaggi giuridici nei permessi, nella tutela alla salute e per le donne.
Un’Organizzazione sindacale cattiva però sosteneva con forza che quel Contratto non era accettabile, che gli aumenti erano pochi spiccioli, che si calpestavano diritti inviolabili e che quindi non lo avrebbe firmato. E allora giù attacchi dalle Organizzazioni sindacali buone, che sostenevano che la USB si inventava tutto, propagandava fake news e doveva essere esclusa da tutti i tavoli di contrattazione.
Poi però, poco prima delle elezioni politiche del 4 marzo, sono arrivati in busta paga gli aumenti mensili e gli arretrati e allora … puff! … un pezzo di favola svanisce! I lavoratori si accorgono della miseria economica e quei 4 soldi offendono la loro dignità.
Però rimaneva ancora l’illusione dei vantaggi normativi e le ragioni di questo bel Contratto.
Ma poi, a pochi giorni dalle elezioni RSU, arriva la circolare esplicativa dell’Amministrazione che ripete semplicemente quanto scritto negli articoli del Contratto e … puff! … la favola si dissolve del tutto e il sogno diventa un incubo! I lavoratori si scontrano con la dura realtà: permessi retribuiti di 1 ora e 1 minuto che sottraggono 2 ore di permesso, viste mediche insufficienti sia per la prevenzione e ancor di più per le patologie, programmazione mensile dell’assistenza che spessissimo non è prevedibile, terapie salvavita con limite annuale e tanto altro ancora!
A questo punto le organizzazioni sindacali buone, scoperte, se la prendono con l’Amministrazione cattiva che sbaglia l’interpretazione e applica il Contratto dal 13 febbraio, giorno della sua entrata in vigore.
Ormai siamo all’assurdo: per giustificare questa schifezza di Contratto e la loro firma, adesso diranno che è colpa dell’ARAN che ha cambiato il testo a loro “insaputa” !!!!
FERMIAMOLI!!
Il 17, 18 e 19 aprile vota USB PUBBLICO IMPIEGO