FRD 2019: ALLA FACCIA DELLA CONTRATTAZIONE!

Roma -

Dopo la fumata nera del lontano luglio, ieri 28 ottobre si è tenuto il secondo incontro per la contrattazione del FRD 2019. Era lecito aspettarsi che dopo mesi di attesa l'Amministrazione si ripresentasse al tavolo portando alle OO.SS. una proposta differente sulla base delle osservazioni e critiche mosse dai rappresentanti dei lavoratori nella precedente trattativa.

Così non è stato, sul tavolo della trattativa è stato messo un documento non condivisibile e contenente come uniche novità tre clausole programmatiche che riguardano:

  1. l'impegno ad un monitoraggio degli istituti contrattuali regolati ai sensi dell’art. 77 lettera c) del CCNL 12 febbraio 2018 finalizzato alla ottimale allocazione delle risorse (turni e reperibilità);
  2. la disponibilità a rivedere, dal 2022, i criteri di conferimento, revoca e graduazione delle Posizioni Organizzative e della relativa indennità;
  3. riservare per l’anno 2021 un ammontare di 5 milioni di Euro della parte certa del Fondo per le progressioni economiche all'interno delle aree.

USB MEF, in merito ai passaggi economici, ha ricordato preliminarmente che è difficile parlare di future progressioni economiche quando nonostante gli otto mesi trascorsi, le segnalazioni dei lavoratori e la diffida inviata dalla nostra O.S. la partita sulla valutazione della performance individuale non è ancora conclusa e le lavoratrici e i lavoratori del MEF sono ancora in attesa di questa quota di salario accessorio.  Inoltre, è inutile dirlo, tutto ciò avrà ricadute anche sulla  progressione di carriera poiché la valutazione di almeno due anni è condizione necessaria per aprire i percorsi di riqualificazione. Per tale ragione USB ha chiesto contezza riguardo i tempi ancora necessari alla sistemazione della piattaforma web e alla conseguente chiusura della procedura di valutazione con la liquidazione delle somme. L'Amministrazione ha risposto che sono state corrette le imperfezioni dell'algoritmo e stanno lavorando per la liquidazione di quanto dovuto. Affermazione quanto meno incauta visto che sono pervenute in queste ore ad USB MEF segnalazioni in merito alla mancata riproporzionalizzazione in modalità full time equivalent delle prestazioni rese in regime di part-time. È chiaro che, qualora non si ponesse riparo a questo ennesimo malfunzionamento, le future procedure di sviluppi economici risulterebbero già viziate ancor prima di essere bandite.     

In merito alla terza clausola programmatica proposta, abbiamo considerato inadeguata la soluzione presentata dalla Parte pubblica per gli sviluppi economici all'interno delle aree. USB MEF ha chiesto all'Amministrazione di stabilire un piano triennale che si concludesse con il maggior numero di progressioni per tutto il personale, in analogia a quanto fatto negli anni 2016/17 e a quanto è già avvenuto in altri Ministeri. In buona sostanza, ferma restando la prima tranche prevista, abbiamo proposto un impegno immediato delle parti a definire, da subito, un percorso di progressioni in tre anni per dare soddisfazione alle legittime aspettative di tutti i lavoratori del MEF. Purtroppo dobbiamo registrare che la delegazione di Parte Pubblica, nonostante il FRD assicuri le risorse economiche necessarie allo scopo e che quanto da noi richiesto sia già avvenuto in altri Ministeri con accordi registrati proprio dagli organi di controllo MEF, ha ritenuto di espletare un’unica procedura che riguarderà, forse, il 30% dei lavoratori non reputando percorribile la nostra proposta.

Sebbene i passaggi tra le aree non siano a carico del FRD, USB ha anche chiesto all'Amministrazione di esprimere formalmente l'intenzione di prevedere per il 2021 queste procedure per permettere al personale uno sviluppo professionale come previsto dalla normativa vigente. Finora il MEF si è dimostrato più interessato a reperire risorse umane all'esterno, cosa che ci vede favorevoli nell'ottica di nuove assunzioni, ma non ha curato le aspettative del personale già in servizio, in possesso dei requisiti per accedere all'area superiore.

In merito alle altre due clausole programmatiche possiamo ribadire che la nostra Organizzazione Sindacale non dimentica l’accordo del 29/3/2017 con il quale l’Amministrazione, con la complicità dei soliti sindacati, ha letteralmente scippato il 25% delle risorse del FUA di tutti i lavoratori per destinarlo a posizioni organizzative, indennità varie, turni e reperibilità in cambio dell'avvio degli sviluppi economici 2017, creando disparità di trattamento e dividendo i lavoratori.

Concluso il giro di interventi, dato che nulla di quanto proposto veniva accettato, USB MEF ha ritenuto di non poter sottoscrivere l'accordo. Un accordo di minoranza, sottoscritto da due sole organizzazioni sindacali e che l'Amministrazione ha accettato per buono, alla faccia della democrazia e della contrattazione.

Vogliamo ricordare che era dal tavolo del FUA anno 2017 che USB non veniva convocata per le note vicende della nostra non firma del CCNL Funzioni Centrali e più volte, in questo lasso di tempo, abbiamo denunciato le dinamiche perverse del tavolo di contrattazione che sta dando esecuzione al nuovo Contratto. Anche questa volta la bozza FRD 2019 presentata dall’Amministrazione ricalca gli stessi criteri già utilizzati precedentemente quali scala parametrale, valutazione della performance organizzativa degli uffici da SIVAD, performance individuale e apporto partecipativo (presenze) che viene calcolato con le modalità individuate dalla circolare DAG 2019 che esclude dalla considerazione di presenza il ricovero ospedaliero, la convalescenza e la L.104 per assistenza e che ci ha visti subito molto critici perché ha inciso pesantemente sulle retribuzioni di lavoratori appartenenti alle categorie più fragili.

Riteniamo che l'amministrazione non abbia risposto alle richieste avanzate dall'USB e da molte altre organizzazioni sindacali che giustamente non hanno firmato l'accordo. Resta il fatto che una delle organizzazioni sindacali firmatarie aveva diffuso già prima dell'incontro un comunicato rivendicando le tiepide concessioni che l'Amministrazione ha fatto al tavolo vendendole come proprie conquiste... una cosa a dir poco misera!

USB PI MEF