FRD 2020 e Progressioni economiche 2021

Roma -

Dopo il nulla di fatto della precedente riunione, trascorsa la pausa ferragostana, lo scorso 7 settembre l’Amministrazione ha riconvocato le OO.SS. per la contrattazione degli accordi per il Fondo risorse decentrate annualità 2020 e le Progressioni economiche anno 2021.

Preliminarmente dobbiamo registrare l’efficace metodologia di lavoro adottata dall’Amministrazione che, con grande sforzo, le ha consentito di ripresentarsi al tavolo con una proposta molto più convincente partorita dopo un intenso giro di consultazioni informali ma strutturate tra l'Ufficio Relazioni Sindacali e le Organizzazioni sindacali. E' innegabile che, consapevole del suo ruolo, in un momento storico così grave, il MEF si sia messo in gioco e questo non può che essere apprezzato dalla nostra Organizzazione che più volte aveva chiesto, anche con toni accesi, maggiore attenzione perché vi fossero corrette relazioni sindacali.

Dopo tante chiacchiere, grazie al contributo di USB, sono stati raggiunti alcuni degli obiettivi che ci eravamo prefissati.

Il primo era far ripartire una stagione di progressioni economiche all'interno delle Aree per tutti i lavoratori del MEF e intervenire con dei cambiamenti riguardo il mezzo con il quale realizzarle.

Inoltre, ci premeva che l'apporto partecipativo, fosse determinato con una modifica dell'elenco delle fattispecie emanato dall'Amministrazione che, come sappiamo, individua le tipologie di assenza computabili ai fini del FRD entro il limite massimo di 45 giorni complessivi.

Infine, togliere quelle indennità a carico del Fondo Risorse Decentrate per le quali non siamo contrari ma riteniamo che l'Amministrazione remuneri sempre più soggetti, necessari alla sua Organizzazione, senza cercare di reperire le risorse su specifici capitoli di spesa del proprio bilancio, una jungla di indennità (che qualche O.S. intende anche implementare!) sta finendo per depauperare le somme accessorie di tutti i lavoratori.

Le nostre richieste riguardo le Progressioni economiche sono state accolte e nell'ipotesi di accordo sono state previste risorse per garantire il passaggio economico a circa il 49% del personale. A tale proposito rivendichiamo di essere stata l'unica sigla presente al tavolo ad aver chiesto l'inserimento di una dichiarazione congiunta con la quale “l'Amministrazione e le OO.SS. si impegnano a ad avviare le procedure per gli sviluppi economici all'interno delle aree secondo una pianificazione triennale, a partire dall'anno 2021, nel rispetto della normativa vigente e sulla base delle risorse disponibili sul FRD”, in modo da assicurare il passaggio economico a tutto il personale. Tale proposta, a nostro avviso inspiegabilmente, non è stata condivisa da alcuna delle altre parti al tavolo. Per la procedura che determinerà i passaggi l'Amministrazione ha accettato di abbandonate le modalità di selezione delle passate riqualificazioni, da noi pesantemente criticate, proponendo di adottare i criteri dell'anzianità nella posizione economica, dell'anzianità di servizio e del titolo di studio. Non condividiamo la posizione di chi al tavolo ha chiesto una modifica sui titoli di studio che potrebbe essere dannosa per il punteggio complessivo assegnabile ai lavoratori.

Oltre a quanto già detto, per quanto attiene all'accordo sulla ripartizione del Fondo Risorse Decentrate, abbiamo inoltre chiesto al tavolo di unificare la scala parametrale nella terza Area.

L’Amministrazione, in considerazione delle proposte del tavolo ha ritenuto di poter fare delle ulteriori modifiche all'ipotesi di accordo aggiornando la riunione al 15 settembre. Ha dichiarato, inoltre, di prepararsi ad adottare un nuovo sistema di valutazione per l’anno 2022 che dovrebbe trovare la necessaria intesa con le parti sociali, un sistema che ci auguriamo ci liberi definitivamente dal “tragicamente noto” algoritmo che ha ritardato la chiusura dei precedenti processi di valutazione del personale delle Aree, penalizzato il personale sopratutto quello più fragile e ritardato la liquidazione dell'accessorio.

In considerazione delle dichiarazioni dell'Amministrazione, per il momento, abbiamo ritenuto di non esprimerci riguardo la possibile sottoscrizione dell'accordo, preferiamo tenere in sospeso tale decisione  perché abbiamo sentito proposte di modifica sostanziale che non ci hanno convinto e che riteniamo opportuno verificare se verranno poi inserite sui documenti che invierà l'Amministrazione.

A margine della riunione in merito al rientro del personale in presenza nelle varie sedi, l'USB ha chiesto all'Amministrazione garanzie che ciò avvenga in sicurezza e con disposizioni ed indicazioni generali che riguarderanno tutto il personale in conformità alla normativa vigente ma con la cautela necessaria data la situazione sanitaria ancora così delicata. Vigileremo, come sempre, sulle disposizioni future a garanzia della salute delle lavoratrici e dei lavoratori.

Una considerazione finale, è indubbio che l'atteggiamento rinunciatario e complice di alcune OO.SS. ai tavoli hanno finito per consolidare tra le lavoratrici ed i lavoratori l’idea che oggi il sindacato non serva più, che non abbia nessuna utilità per i lavoratori, tanto meno per il Paese. Tale deriva, considerata da USB con la massima attenzione, a maggior ragione perché notevolmente sostenuta dal circuito mediatico che molto spesso tende a creare la realtà stessa più che a descriverla ci ha portato nuovamente ai tavoli. Per la nostra Organizzazione sindacale la realtà non va mai sfuggita o rimossa, ma guardata in faccia: per affrontarla, per modificarla, per non rimanerne travolti!