FUA 2005: nessuna novità...
In data 18/10/2007 si è tenuto presso il Dipartimento Politiche Fiscali un incontro per definire i criteri di distribuzione di risorse residue relative all’ anno 2005 (euro 1.386.459,00).
La proposta dell’ Amministrazione prevedeva l’ erogazione dell’ esiguo budget disponibile sulla base delle presenze effettive e secondo scala parametrale da 100 a 160 subordinando il buon esito della trattativa alla sottoscrizione di una dichiarazione congiunta nella quale le parti firmatarie si impegnavano, tra l’ altro, a rideterminare gli importi e i criteri del sistema indennitario nonché le modalità di erogazione del residuo 20% delle indennità relative all’ anno 2005 rimasto insoluto.
Riportiamo di seguito la nota a verbale con la quale abbiamo motivato la nostra mancata sottoscrizione del suddetto accordo:
La scrivente O.S. non sottoscrive il presente accordo in quanto ritiene penalizzante per le categorie di lavoratori più deboli (personale in malattia, L. 104, maternità) l’utilizzo del criterio delle presenze effettive quale riferimento per la ripartizione dei fondi disponibili.
Nel ribadire la richiesta di rivisitazione del sistema indennitario, formulata in sede di accordo FUA 2005, ritiene inoltre che la nota congiunta rappresenti uno strumento non utilizzabile perché implicante una divisione di responsabilità con l’amministrazione, che non ha mai rispettato le numerose richieste della scrivente al fine di concordare preventivamente i criteri di utilizzo del FUA per evitare di creare aspettative nei lavoratori non corrispondenti alla successiva disponibilità delle risorse finanziarie stanziate.
Non abbiamo ritenuto accettabile l’ utilizzo di criteri selettivi per l’ attribuzione di risorse residue relative oltretutto a quasi 3 anni fa … e soprattutto non riteniamo tollerabile che tali criteri danneggino le categorie di lavoratori più deboli !!
E non abbiamo ritenuto neanche minimamente percorribile la strada della dichiarazione congiunta con l’ Amministrazione ! Avevamo già detto in tempi non sospetti (luglio 2006 – accordo acconto FUA 2005) che sarebbe stato necessario rivisitare l’ impianto indennitario perché non più economicamente sostenibile data l’ esiguità delle risorse finanziarie stanziate. E doveva essere fatto entro settembre 2006 (sempre luglio 2006 – accordo acconto FUA 2005) per non creare false aspettative nei lavoratori destinatari di quelle indennità. A distanza di un anno di assoluto immobilismo, ci sarebbe piaciuto leggere, anziché una dichiarazione congiunta, una dichiarazione unilaterale dell’ Amministrazione con un impegno preciso non solo a rivisitare il sistema delle indennità ma soprattutto a reperire le risorse economiche necessarie a salvaguardare le aspettative dei lavoratori destinatari di indennità considerandole ormai un diritto acquisito fino alla data in cui verranno modificate.
Ma a quanto pare è chiedere troppo …