FUA (oggi Fondo Risorse Decentrate) 2018… CHE FINE HAI FATTO?

Roma -

Il salario accessorio delle lavoratrici e dei lavoratori del MEF ha subito sempre pretestuosi ritardi sino a cronicizzarsi. Questa quota di salario ha acquistato un aspetto rilevante nella retribuzione complessiva dei dipendenti pubblici ma l’Amministrazione sembra ignorarlo. Eppure con rinnovi contrattuali ridicoli e con lo stanziamento irrisorio per il prossimo contratto non è difficile capire l’urgenza di pagamento di questa quota stipendiale.

Nel 2018 la liquidazione è avvenuta a fine dicembre, il forte ritardo, come USB denunciò, fu dovuto alla dimenticanza del Gabinetto del Ministro di avviare per tempo le procedure per la costituzione del nuovo Organismo Indipendente di Valutazione (OIV). La conseguenza fu il blocco del pagamento in quanto la Funzione Pubblica non può dare corso alla corresponsione di somme legate alla produttività senza che l’OIV certifichi il raggiungimento degli obiettivi del Ministero.

Anche per il pagamento di quest’anno l’Amministrazione non si smentisce ed è già in forte ritardo per la conclusione dell’Accordo che potrebbe consentire l’erogazione del Fondo entro i primi mesi estivi.

Quale il problema oggi? E' una parolona, anzi quattro: VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE.

Ecco la nota dolente che attende le lavoratrici e lavoratori del MEF. Nessuno di loro è stato formalmente informato di essere soggetto a misurazione della propria performance e, tantomeno, conosce il metodo con cui ciò sia stato o verrà fatto. In ogni caso, si tratterà di una valutazione con criteri del tutto discrezionali, non oggettivi e oltretutto non contestabili poiché non è prevista alcuna forma di revisione interna del giudizio, su impulso del lavoratore, ma solo l’impugnazione davanti al Giudice ordinario.

Qui interviene ancora il Contratto a perdere firmato da tutte le OO. SS. ad esclusione dell’USB P.I.

Art. 78 del CCNL Funzioni Centrali (vedi allegato)

Differenziazione del premio individuale

1. I dipendenti che conseguano le valutazioni più elevate, secondo quanto previsto dal sistema di valutazione dell’amministrazione, è attribuita una maggiorazione del premio individuale di cui all’art. 77 comma 2, che si aggiunge alla quota di detto premio attribuita al personale valutato positivamente sulla base dei criteri selettivi.

2. La misura di detta maggiorazione, definita in sede di contrattazione integrativa, non potrà comunque essere inferiore al 30% del valore medio pro-capite dei premi attribuiti al personale valutato positivamente ai sensi del comma 1.

3. La contrattazione integrativa definisce altresì, preventivamente, una limitata quota massima di personale valutato, a cui tale maggiorazione può essere attribuita.

USB ha già fortemente criticato il percorso intrapreso ed il sistema di valutazione dell’Amministrazione del MEF. Tale sistema è la fase avanzata della destrutturazione di salario e diritti. Il tutto, produrrà una nuova (in)cultura del lavoro e una fasulla meritocrazia che genererà nuove disparità, nei diritti generali e salariali dei valutati, utili solo a produrre divisione e disuguaglianza tra colleghi.

Dopo il danno la beffa! Ora assistiamo all’immobilismo di quella parte sindacale che, firmataria del peggior CCNL della storia, non si è nemmeno adoperata per chiedere l’apertura della trattativa per l’erogazione del Fondo. Ne capiamo la difficoltà, perché ora dovranno spiegare a tutti i colleghi che il Fondo sarà erogato in forma differenziata e che sulle somme individuali peserà la valutazione.

CGIL, CISL e UIL si attivano solo per chiedere l’esclusione dai tavoli di contrattazione dell’USB perché non firmataria di questo pessimo contratto. Siamo fieri di non averlo firmato. Per loro è sicuramente meglio non avere al tavolo “negoziale” l’unico sindacato che ha sempre contrastato (anche con duri momenti di mobilitazione dei lavoratori) l’impianto di accordi che hanno scippato risorse del Fondo per finanziare indennità funzionali all’Amministrazione e sottratto 2,5 milioni di Euro a tutti per retribuire la vergogna delle posizioni organizzative, rispetto alle quali faremo un’analisi più appropriata in un prossimo comunicato.

Chiediamo all’Amministrazione, nel bene e nel male, di procedere ad una sollecita convocazione del tavolo per chiudere in tempi brevi l’accordo, che sicuramente troverà firmatari, e procedere alle attività conseguenti per il pagamento.