Il 30 settembre tutti a Roma - senza se e senza ma
IL 30 SETTEMBRE TUTTI A ROMA SENZA SE E SENZA MA
"Contro la guerra senza se e senza ma".
Questo slogan portò nelle piazze di tutta Europa milioni di persone.
Oggi, che la guerra infinita di Bush macina nuove tappe e miete sempre più vittime, questo slogan sembra dimenticato proprio da chi ne aveva fatto una bandiera, spesso anche contro le legittime e sacrosante resistenze armate.
Era inevitabile che ciò avvenisse: i nodi, prima o poi, vengono sempre al pettine.
E in Italia, il pacifismo di maniera è arrivato al capolinea con il governo Prodi.
L'atteggiamento sulla spedizione militare in Libano è la vera cartina di tornasole.
La santificazione dell'Onu, i patetici tentativi di dimostrare una inesistente svolta nella politica internazionale, la persistente negazione del ruolo della Resistenza libanese guidata da Hezbollah, non sono altro che il povero armamentario di chi vuol tenersi ben stretto il posto o il posticino guadagnato all'ombra di Prodi.
I fatti ci dicono, però, che questo "pacifismo" filo-governativo è in difficoltà: lo è sull’Afghanistan, sull'Iraq e lo è sul Libano.
Il no "senza sé e senza ma" alla guerra, prima è diventato di fatto un sì all’occupazione dell’Afghanistan con il voto parlamentare di luglio, poi un altro sì all’operazione militare in Libano ad agosto.E, siccome per provare vergogna bisognerebbe possedere un'etica, non si vergognano affatto.Sono già sfilati, in pochi, ad Assisi il 26 agosto scorso con lo striscione "Forza ONU" mettendo, come rilevato da un noto vignettista, gli anfibi a San Francesco.
Vogliono tornare a farlo ad ottobre. Il governo lo vuole e chi vive delle sue briciole non potrà dire di no.
Per fortuna, però, c’è anche chi non si piega a queste furberie dei politicanti d’accatto che ci riserva questo inizio di secolo.
Diversi sondaggi ci dicono che il 50% degli italiani si oppone alla spedizione in Libano.
Il 50% contro (al massimo) lo 0,3% dei parlamentari. Una bella scissione tra il paese legale ed il paese reale!
Il 30 settembre sarà un primo passo per costruire un nuovo movimento contro la guerra, per dare voce a quel 50% degli italiani che si oppone alle spedizioni militari con o senza Onu.
Intanto cerchiamo di cominciare bene.
IL 30 SETTEMBRE TUTTI A ROMA
LA PIATTAFORMA DELLA MANIFESTAZIONE
Il Forum Sociale Europeo di Atene ha indicato come principale obiettivo di mobilitazione europea la lotta contro la guerra globale e permanente scatenata dagli USA e dai loro alleati, stabilendo una settimana di iniziative in tutta Europa dal 23 al 30 settembre.
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
SABATO 30 SETTEMBRE ore 15 (P.della Repubblica)
Per il ritiro delle truppe da tutti i fronti di guerra
No alla missione militare ONU in Libano
Fine dell’occupazione della Palestina, rientro di tutti i profughi
Chiusura di tutte le basi militari NATO ed USA
Disarmo nucleare, a partire dai paesi che hanno già le atomiche
Basta con le minacce ai paesi non sottomessi agli USA
Con la resistenza dei popoli libanese, palestinese, iracheno e afgano
No alla campagna anti-islamica
Contro il taglio della spesa sociale e il finanziamento di missioni militari e armamenti