Il massacro di Falluja
La guerra "nascosta" colpisce i più deboli...
Durante i bombardamenti della ex Jugoslavia, ci raccontavano che le bombe erano "intelligenti" e che colpivano solo i cattivi.
Se, poi, qualcuna di queste cadeva sulle città, sulle fabbriche, sui treni e nei mercati, il tutto si doveva imputare ai cosiddetti "effetti collaterali".
Hanno negato l'uso dell'uranio arricchito nei Balcani così come in Afghanistan. La popolazione e gli stessi militari continuano a morire di tumore.
Nella guerra in Iraq, ci hanno raccontato che si doveva sventare la minaccia chimica e nucleare, abbracciando la filosofia della guerra preventiva contro gli stati canaglia.
Dopo le torture e le violenze nascoste, il falco Dick Cheney, vicepresidente degli Stati Uniti e lo staff presidenziale americano sono sotto accusa per i falsi propinati all'opinione pubblica e al congresso sull'uranio del Niger.
I nostri servizi segreti, con quelli americani, sono coinvolti nel "nigergate", il falso dossier che svelava come Bagdad si stava procurando tubi di alluminio per costruire centrifughe necessarie ad arricchire l'uranio, il tutto per giustificare la guerra preventiva contro l'Iraq.
In questo quadro e in un contesto televisivo dove abbondano ballerine, veline, leccise, albani, culi, tette, isole dei piagnoni, talpe, grandi fratelli e barbare palombelle, vi segnaliamo l'inchiesta di Sigfrido Ranucci "La strage nascosta" trasmessa da Rainews24 (la tv satellitare della Rai che si basa su un modello di informazione mutuato da Internet) lo scorso mercoledì 8 novembre 2005, alle 7.35.
Si tratta di un importante reportage sull'uso di bombe al fosforo e napalm sui civili della città sunnita di Falluja da parte dell'esercito americano.
Il documentario di Rainews24, riprende notizie e testimonianze dell'inchiesta di Diario del 27 maggio scorso, "Falluja - The day after", la quale testimonia la completa devastazione della città irachena, i corpi delle vittime, le fosse comuni, la riesumazione dei cadaveri da parte delle squadre di soccorso locali per tentare il riconoscimento delle vittime.
In particolare, la testimonianza del soldato Usa Jeff Englehart sul lancio di bombe al fosforo nella battaglia del novembre 2004 e le segnalazioni sul possibile uso di Mark 77 (il nuovo napalm).
L'agente chimico, contrariamente a quanto affermato dal Dipartimento di Stato americano in una nota del 9 dicembre 2004, non è stato usato, secondo gli usi consentiti, per illuminare le postazioni nemiche, ma è stato usato indiscriminatamente sui quartieri della città.
Vengono mostrati anche documenti filmati del bombardamento al fosforo, e quelli altamente drammatici che ne riprendono gli effetti, oltre che sugli insorgenti iracheni, anche su civili, donne e bambini di Falluja, alcuni dei quali sorpresi nel sonno.
Che la presa americana di Falluja, nel novembre 2004, fosse stata un’autentica carneficina lo abbiamo sempre saputo e denunciato.
Però, per mesi nessuno ha più parlato di Falluja.
Oggi, dopo il servizio di Rainews24, si comincia a vedere la verità di come "viene esportata la democrazia".
Ma quello che abbiamo visto in tv è solo una parte di quanto è successo.
Perchè non si dimentichi
Via subito le truppe italiane dall'Iraq
Via subito le truppe Usa dall'Iraq
Via subito tutte le truppe dell'Iraq
Lunedì 14 novembre ore 16.00
Sit-in presso Ambasciata Usa a Roma in via Veneto
Martedì 15 novembre ore 18.00
Sit-in di fronte al Consolato Usa a Milano in via Durati - L.go Stati Uniti d'America -
Vi segnaliamo una serie di links dove poter attingere notizie, documenti e vedere on line le inchieste.
Falluja - La strage nascosta da www.rainews24.it (ADSL - Mpeg2)
il video contiene immagini crude e impressionanti, adatte esclusivamente a un pubblico adulto
Falluja - The day after da www.diario.it (56k RP - 56 k WMP - ADSL RP - ADSL WMP - Mp3)
il video contiene immagini crude e impressionanti, adatte esclusivamente a un pubblico adulto
Papà, che cosa successe a Falluja? da www.diario.it - versione testo
Galleria fotografica da www.rainews24.it
attenzione, alcune immagini sono particolarmente drammatiche