La CISL e le "polveri sottili"
Per la prima volta al mondo, una ricerca condotta dall'Iia, l'Istituto sull'inquinamento atmosferico del CNR, ha evidenziato la presenza di cocaina e di altre droghe nelle "polveri sottili" di Roma.
Il gruppo di ricerca, nel quadro di una valutazione dei composti tossici presenti nell'aria della capitale, ha rilevato la presenza di droghe nel particolato sospeso.
Tra le sostanze rilevate, oltre alla cocaina e al benzopirene, vi sono concentrazioni di cannabinolo, nicotina e caffeina.
Ma a Roma, spetta il primato per la concentrazione di cocaina, presente prevalentemente nel centro della città.
Sono numerosi gli effetti fisici e psicologici che questa sostanza provoca.
Ma caratteristici sono, soprattutto, quelli sulla psiche, che si traducono in una temporanea euforia e sensazione di benessere.
A questi, corrisponde la percezione di una aumentata sicurezza e fiducia in se stessi e nelle proprie capacità (anche in quelle morali) compresa una sensazione di accelerazione dei processi cognitivi e di pensiero, che può manifestarsi anche in modo parossistico, fino ad espressioni esagerate di grandezza e di potenza, con deficit delle capacità critiche, comportamenti bizzarri, fino alle allucinazioni e a stati psicotici conclamati.
Il Palazzo di Quintino Sella è collocato proprio nel centro della città di Roma (nel Rione Castro Pretorio) e la finestra della stanza sindacale della CISL si affaccia su via XX Settembre, sotto i frontoni del Commercio, dell’Industria e delle Arti.
Sarà, forse, per questo motivo, per una violenta e concentrata esposizione della sede della CISL a queste tossiche polveri, il frutto del comunicato, "Il colpevole silenzio di RdB CUB MEF".
Non può che essere imputato ad una involontaria e inconsapevole radiazione alle "polveri sottili" che si respirano nell'area della capitale.
Scorrendo il testo, infatti, si ritrovano tutti gli effetti devastanti che questa sostanza produce sulla psiche: certezza nell'analisi, parossismo, condizione di forte tensione psicologica, nervosismo, esasperata eccitazione emotiva, per giungere alle allucinazioni, confondendo date, luoghi, situazioni.
Insomma, un quadro psicotico di indubbia gravità.
Ma, se non dovesse essere questa la causa, cosa probabile, allora si tratta di qualcosa ancora più grave.
La gravità non si rileva tanto nell'asserzione menzognera della verità assoluta della CISL (la RdB avalla lo smantellamento del MEF, la volontaria omissione nella divulgazione della nota dell'amministrazione, l'esercizio del potere di censura e di limitazione della libertà di informazione), ma nel momento in cui si utilizza il tema drammatico della guerra, questione centrale che investe l'umanità, per supportare una deficiente comparazione, "a riprova dei fatti e della innegabile verità".
Trattare la "questione guerra" come un argomento secondario, avulso, inutile, da perditempo, insieme all'incapacità di misurarsi sul proprio agire politico e sindacale, sulle responsabilità che questo comporta, confermano, ancora una volta, l'assenza di spessore culturale oltre che un livello di sviluppo psichico e intellettuale inferiore, certamente, alla media.
Sicuramente molto, ma molto inferiore a quella dei lavoratori che pretendono di rappresentare.