La lotta dei lavoratori apre spazi e contraddizioni - l'incontro del 19.10.2006

Roma -

Incontro con il Capo di Gabinetto e il Sottosegretario on. Cento
LA LOTTA DEI LAVORATORI APRE SPAZI E CONTRADDIZIONI


Il 19 ottobre 2006 si è tenuta, presso la sede di via XX Settembre, la riunione con il sottosegretario con delega al personale on. Cento e il capo di gabinetto dott. De Ioanna, che la mobilitazione dei lavoratori del 13 ottobre 2006 scorso era riuscita a strappare come impegno prioritario.
L'incontro si è aperto con una difesa incondizionata, da parte del capo di gabinetto, dell'impianto complessivo della legge finanziaria in relazione al "ripensamento della presenza delle amministrazioni statali sul territorio" mentre, l’on. Cento, ha sottolineato la necessità di modifica del metodo di confronto con i sindacati nell'affrontare le delicate questioni della riorganizzazione degli uffici.

La RdB/CUB ha rivendicato le forti mobilitazioni dei lavoratori di questi giorni che hanno costretto, il governo e l'amministrazione, al confronto sulle norme presenti nel disegno di legge Finanziaria.

Non è possibile, è stato ribadito dalla RdB/CUB, affrontare all’interno di una legge di bilancio il problema della riorganizzazione e dell'efficienza dei servizi resi alla cittadinanza dagli uffici dello Stato.

Questo vuol dire che la volontà politica del governo è solo quella di fare cassa attraverso la dismissione, la soppressione e il disimpegno nei confronti del servizio pubblico.

In altre parole, lo smantellamento della Pubblica Amministrazione come recupero di risorse per risanare le casse dello Stato e a pagare saranno sempre gli stessi: i lavoratori pubblici e i cittadini-utenti.
A tale progetto, la RdB/CUB ha inteso dare una prima risposta generale con lo sciopero di tutto il pubblico impiego che si è svolto con successo il 20 ottobre 2006 e con le decine di manifestazioni organizzate in tutto il Paese, fino ad arrivare allo sciopero generale del prossimo 17 novembre 2006.

E i primi effetti di queste mobilitazioni si sono già avvertiti nelle parole dei due rappresentanti dell’Amministrazione.

Infatti, la parte politica ha dichiarato che:

·         sono già state formulate proposte di emendamento all'art. 32 al disegno di legge finanziaria 2007 (Revisione degli assetti organizzativi dei Ministeri) onde rendere del tutto esplicito che tale materia sarà oggetto di confronto con le parti sindacali;

·         in merito alla richiesta, avanzata dalle parti sindacali, di sopprimere l'art. 34 (Revisione dell'assetto organizzativo del Ministero dell'economia e delle finanze) del medesimo disegno di legge  e ricondurre la materia nell'ambito del più generale art. 32, tale profilo sarà sottoposto alle necessarie ulteriori valutazioni politiche e le eventuali conseguenti determinazioni saranno comunicate alle parti sindacali nel corso di un nuovo incontro che sarà convocato entro la prossima settimana;

·         in merito all'emendamento d'iniziativa parlamentare recante l'eliminazione dei compensi accessori derivanti dall'applicazione dell'art. 3, comma 165, della legge 350/2003 (CARTOLARIZZAZIONE), è già stata espressa posizione nettamente contraria dal Governo: tale posizione orienterà l'azione del Governo nel corso dell'iter del disegno di legge nella sede referente della Commissione bilancio e, anche su questo tema, specifiche informazioni saranno fornite nel prossimo incontro;

·         per quanto riguarda l'attuale ripartizione delle deleghe in materia di personale ai Sottosegretari del MEF, essa sarà oggetto di ulteriore approfondimento al fine di assicurare l'unitarietà di gestione, o il coordinamento, di tale responsabilità;

·         nel corso del prossimo incontro saranno inoltre forniti specifici elementi informativi in ordine alla conclusione dell'iter del decreto di determinazione dei compensi incentivanti per il personale relativi al 2005.

Nonostante questi impegni assunti, sarà solo la lotta a determinare la cancellazione degli articoli 32 e 34 così come viene invocato dai lavoratori.

ESTENDIAMO IL CONFLITTO, RIBELLARSI E' GIUSTO !