La Rustica: la sede IGIT fatta arrivare al capolinea chiude!

USB CHIEDE L'IMMEDIATA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO DI CONFRONTO

Roma -

Riceviamo dall'Amministrazione una informativa “preliminare” riguardo il rilascio del compendio demaniale di via A. Soldati n. 80 Roma, un modo asettico per dire che si è deciso di smantellare la sede storica dell'Ispettorato generale per l'informatica e l'innovazione tecnologica (IGIT) più conosciuta come La Rustica.

Iniziamo con il dire che questa sede ancora oggi ospita la quota più numerosa di lavoratrici e lavoratori di questo ispettorato della RGS. Dopo mesi in cui ai lavoratori, alla RSU e alle Organizzazioni sindacali è stato detto tutto e il contrario di tutto: rassicurazioni sul futuro della sede, progetti futuristici di farne una HUB fornita di ogni comfort per un centro satellite di co-workers felici e soddisfatti, strategico ufficio per la RGS in funzione di sviluppo  delle attività core nella sede centrale in materia di PNRR... si scopre improvvisamente di essere arrivati al capolinea.

USB, già da tempo, aveva dichiarato all’Amministrazione la propria totale disapprovazione riguardo un possibile rilascio dei locali della sede di La Rustica, una iniziativa dall’impatto devastante sui lavoratori e le lavoratrici. Peraltro una scelta in controtendenza con le politiche di delocalizzazione degli uffici, del lavoro a distanza, del co-working, dello stesso progetto del MEF, recentemente reso noto, di working from anywhere (wfa) tutte modalità di organizzazione del lavoro costruite in funzione di favorire la maggiore conciliazione lavoro-vita privata, dell’utilizzo razionale di determinate sedi demaniali e in generale delle maggiori tutele ambientali possibili in cui la riduzione di spostamenti è uno degli aspetti basilari.

Questa modalità di confronto con RSU e OO.SS. ci preoccupa e nell’imminenza del trasloco ci impone di considerare l’impatto che il cambiamento determinerà sull’organizzazione sulla vita quotidiana delle persone coinvolte viste anche le precedenti analoghe esperienze che hanno prodotto enormi disagi per il personale di altre sedi del MEF e della stessa organizzazione del lavoro.

USB ha chiesto (nota allegata al comunicato) di attivare urgentemente un tavolo di confronto con le OO.SS. e di procedere con immediatezza all’avvio della consultazione del personale interessato dalla riorganizzazione per ricevere le istanze di ogni singola lavoratrice e lavoratore al fine di programmare le propedeutiche attività logistico-organizzative necessarie a rendere minore possibile il disagio tra cui l’attivazione dei nuovi metodi di organizzazione del lavoro come lavoro agile, telelavoro, co-working ecc. oramai ampiamente previsti dal CCNL Funzioni Centrali. Abbiamo inoltre chiesto all'Amministrazione che, come ha sempre fatto nel corso di altre riorganizzazioni, prenda in considerazione le possibili richieste di mobilità avanzate dai dipendenti.

La USB MEF continuerà a seguire gli sviluppi di questa operazione e a garantire la corretta informazione a tutti i lavoratori dell’IGIT.