La sindrome di Brunetta

Roma -

Roma, 2/7/2009. Si è tenuta in data 1/7 presso il Dipartimento delle Finanze la contrattazione concernente la ripartizione dei fondi relativi al FUA 2008.   L’ Amministrazione ha ripresentato, di fatto, la proposta già respinta da tutte le OO.SS. circa sei mesi fa, seppur integrandola con le risorse da destinare ai fondi di sede nella misura del 40% circa del budget complessivo al netto delle somme necessarie alla remunerazione delle posizioni indennitarie (circa il 10% del budget complessivo)  ma che continua a vedere ben il 50% degli stanziamenti complessivi assegnati alla corresponsione di un premio da distribuire ai lavoratori del Dipartimento e delle Commissioni Tributarie sulla base della valutazione SIVAD del proprio “dirigente di riferimento”.

 

In buona sostanza, a fronte di un budget complessivo di circa € 12.000.000, dal quale viene sottratto circa € 1.000.000 da destinare alle posizioni indennitarie, :   VALUTAZIONE SIVAD. Vengono distribuiti € 6.000.000 ai lavoratori in base alla valutazione SIVAD del proprio dirigente, seguendo il modello già sperimentato con l’ ultimo accordo sindacale relativo alla distribuzione delle risorse del comma 165. E, ora come allora, troviamo grandi difficoltà a comprendere le motivazioni di una scelta tanto assurda e illogica che porta, di fatto, a distribuire il salario accessorio ai lavoratori sulla base della qualità della prestazione lavorativa di un soggetto terzo. Così come è ancor di più difficile comprensione il nesso logico tra una scadente valutazione di un dirigente e la conseguente penalizzazione economica subita dai lavoratori ad esso assegnati.

 

E non solo. Le risorse determinate in base al criterio fin qui descritto verranno distribuite ai lavoratori sulla base delle “giornate di presenza effettiva, comprensive anche di quelle individuate dalla normativa vigente”. Palese è il riferimento al famigerato art. 71 comma 5 del D.L. 112/08 convertito nella L. 133/08 che colpisce le categorie di lavoratori più deboli ( ad esempio L. 104 per familiari e terapie salvavita ) estromettendole dalla distribuzione del salario accessorio. Molto meno palese, per non dire assai nebulosa, appare invece la modalità di applicazione che il Dipartimento delle Finanze intenderà adottare in merito  alla “normativa vigente” , visto e considerato che il D.L. 112/08 esplica i suoi nefasti effetti dal 25/6/2008 e che, non avendo carattere retroattivo, una sua eventuale applicazione alle assenze verificatesi nel primo semestre dello stesso anno costituirebbe innegabilmente un assurdo giuridico con le inevitabili conseguenze del caso. Inutile dire che, a fronte di precise domande al riguardo, la delegazione di parte pubblica non ha fornito i dovuti chiarimenti né ha acconsentito a modificare il testo dell’ accordo in tal senso. E tutto questo, anche alla luce del passo indietro operato in questi giorni dalla compagine governativa con l’ abrogazione proprio del comma 5 dell’ art. 71, ci appare del tutto inaccettabile.

 

FONDI DI SEDE. Vengono  assegnati  alla contrattazione di secondo livello (sedi RSU) € 5.000.000 circa da ripartire secondo i criteri già delineati con gli accordi FUA anni 2006 e 2007. Più specificatamente:

 

UFFICI CENTRALI. L’ accordo nazionale prevede soltanto che le risorse disponibili verranno distribuite, in sede di contrattazione locale, in base a criteri da definirsi e articolati fino ad un massimo di quattro fasce.

COMMISSIONI TRIBUTARIE. È stata riconfermata, su esplicita richiesta di una O.S. , l’ impostazione in base alla quale le risorse disponibili verranno distribuite, in sede di contrattazione locale, utilizzando i criteri  dell’  attività  diretta e  indiretta. Continuiamo  comunque  a  ritenere che l’ attività  amministrativa (indiretta) abbia uguale dignità rispetto all’ attività di assistenza all’ udienza o ai contribuenti (diretta) e che una remunerazione delle stesse con importi differenziati non trovi alcuna giustificazione.

 

Inutile dire che siamo di fronte all’ ennesimo “accordo a perdere” che, senza dubbio, ha tutte le caratteristiche per diventare uno dei tanti motivi per partecipare allo SCIOPERO GENERALE DI PUBBLICO IMPIEGO proclamato per il 3/7. Invitiamo tutti i lavoratori a manifestare il proprio dissenso partecipando alle numerose iniziative che si terranno in tutta Italia.

 

SALARIO                     DIRITTI                       DIGNITÀ