L'anno nuovo
L'anno nuovo, sarà un anno duro, difficile.
La crisi segnerà la vita reale di milioni di persone.
Donne e uomini in carne e ossa che perderanno il lavoro, la casa, la salute.
Merce-lavoro inutile che verrà espulsa, rottamata, condannata all’insicurezza e alla povertà.
Sarà un anno di lotta, per difendere con le unghie e i denti il diritto stesso ad un’esistenza dignitosa.
Ma sarà anche un anno in cui il capitale e la borghesia, tolta la maschera luccicante con la quale ha imbonito ed egemonizzato le sue stesse vittime, sarà costretto a presentarsi per quello che è: il paradiso per i pochi, l’inferno per i molti.
Il nostro augurio è l’impegno nel continuare il quotidiano, testardo lavoro in difesa dei bisogni e dei diritti dei lavoratori, insieme ai tanti altri testardi lavoratori che hanno scelto di non affondare nel pantano dell’opportunismo dilagante, più esiziale della crisi incombente perché non ci toglie solo il "pane e il lavoro" ma la coscienza di classe, la voglia di combattere, la speranza in un domani senza padroni né servi.
Buon anno !
Con la Palestina nel cuore.