Le citazioni "colte" e il permanere della rinuncia al ruolo delle RSU!
Abbiamo avuto modo di intercettare un comunicato ricco solo di aforismi, del resto anche mal posti, e invettive nei nostri confronti. L’uso dell’aforisma presuppone una proposizione, una reminiscenza, una ricchezza emozionale e non un insulto. Ma in democrazia va bene tutto!
Ora veniamo al contenuto, ricordando agli estensori antologici, che per coprire la pochezza non basta consultare Wikipedia. Abbiamo letto, il giorno dopo la “fatidica riunione”, un sintetico comunicato in cui dite ai lavoratori che va tutto bene e che non ci sono problemi per il pagamento del FUA 2017. Questa è la vera mistificazione. Nella stessa riunione, in nome forse della democrazia, si è tolta la parola ad un rappresentante sindacale, peraltro appartenente alla triplice; si è tentato, dopo il rituale formale della firma dell’accordo senza discussione di merito, di non far intervenire nessun componente della RSU. È proprio qui che scatta “la dittatura della maggioranza”. Nel tentativo di non far apparire le contraddizioni che pure esistono nella non serena vita della RSU di Palazzo, nel cercare di non far parlare altri, nel consigliare vivamente al Capo Dipartimento di non rispondere ad alcune domande. Questa è la vostra democrazia? Noi lo chiamiamo “servilismo”!
Veniamo ora alla legittimità o meno dell’accordo o delle decisioni univoche della RSU. Lo sappiamo che voi non potete arrivarci, sebbene millantate compagnie quali Einstein e Giulio Cesare, ma la difesa del ruolo di un organismo è per noi importante. Se la RSU rinuncia a questo ruolo che senso ha? Se deve solo ratificare anche le briciole che la contrattazione nazionale gli lascia, grazie ai vostri accordi a perdere, ad iniziare dai Contratti Nazionali di categoria o compartone, non ha senso. Ma per CGIL, CISL e UIL le RSU non servono per negoziare. Contratto dopo contratto, legge dopo legge, circolare dopo circolare sono state eliminate tutte le materie che prima erano appannaggio della RSU. Nemmeno la pulizia dei bagni o i famosi parcheggi usurpati sono oggetto di contrattazione decentrata. Dite ora ai vostri eletti cosa contratta la RSU se non solo il 20% delle risorse FUA? Infine si rinuncia anche a questo e allora tanto vale fare un accordo unico a livello nazionale distribuendo il 100% del Fondo. Non si creano ritardi per la raccolta di tutti gli accordi delle diverse sedi e si paga celermente. È proprio sul celermente che vogliamo far riflettere i lavoratori. Al fatidico tavolo del 21 novembre tutti sapevano che c’erano grossi problemi per il pagamento non già del 20% ma dell’80% del FUA, che sempre per senso di responsabilità voi signori avete firmato a maggio 2018: forse non ve ne siete accorti ma è arrivato Natale. Accampare sempre urgenza e senso di responsabilità per far prendere il dovuto ai lavoratori è un po’ di tempo che non funziona, a meno che non si lavori dalla parte dell’Amministrazione contro i lavoratori.
Veniamo al tavolo grande, quello dei Big: gli ultimi incontri non ci sembra che abbiamo brillato di contrattazione. Quel tavolo ha ratificato, ad esempio, il pagamento del CUT del personale delle Commissioni Tributarie precisamente come disegnato dall’Amministrazione. Se si dovesse aprire la trattativa per il Comma 165 (cartolarizzazione, che fine ha fatto?) non sarà possibile neanche al grande tavolo modificare il Decreto del Ministro. In altri tempi, noi abbiamo memoria, si concertava la stesura dello stesso Decreto con il sottosegretario pro tempore delegato al personale, con fitti incontri politici. Quanti anni sono che questo non avviene? Riunioni sindacali con l’autorità politica non si fanno da moltissimi anni. Sarà il frutto amaro della democrazia? E i grandi sindacati di fronte a tutto questo cosa hanno messo in campo per riprendersi il ruolo di negoziatori? Nulla! Questa parola sarà il leitmotiv per i prossimi secoli con buona pace della vostra democrazia.
Come vedete non abbiamo bisogno di rispondere con citazioni scopiazzate, ne di ricorre alla Stasi, in questo siete più bravi voi, non cerchiamo di distrarre, rimaniamo sulle cose concrete. Se per voi fare sindacato è un gioco per noi rimane una roba seria. Se per voi una volta che l’Amministrazione ha dato le carte queste non si cambiano per noi i tavoli si possono ribaltare e le carte se necessario si devono cambiare! C’è un solo termine per definirvi: MISERI che tentano di profumarsi con frasi altrui.