L'incontro del 13 aprile 2007
Alla presenza del Sottosegretario di Stato On. Pier Paolo Cento e del Capo di Gabinetto Cons. Paolo De Ioanna, si è tenuto, venerdì 13 aprile 2007, alle ore 16.30, l'incontro con l'amministrazione avente come ordine del giorno l'attuazione dell'art. 3 comma 165 della legge 350/2003 (la cosiddetta cartolarizzazione) e l'avvio del confronto sullo schema di regolamento di organizzazione del ministero.
Considerare l'incontro interlocutorio, dopo circa un mese dall'ultimo, non rende giustizia ma tenteremo di rimuovere dal nostro inconscio lo stress paranoico al quale queste riunioni ci sottopongono segnalando, ai lavoratori, i momenti più significativi.
CARTOLARIZZAZIONE
L'amministrazione si è presentata al tavolo senza una formale proposta ma al solo scopo di "sondare" le parti sociali sull'individuazione di utili criteri di novità rispetto a quelli già discussi precedentemente.
Infatti, la parte pubblica ha preso atto che l'accordo siglato lo scorso 16 marzo 2007 (senza la firma della RdB/CUB MEF) era inapplicabile sia sotto il punto di vista tecnico ma, anche, politicamente insostenibile dal punto di vista delle relazioni sindacali.
L'obiettivo, quindi, dell'amministrazione è quello di pervenire ad un nuovo accordo condiviso da tutte le organizzazioni sindacali e da presentare entro martedì prossimo.
Uno degli aspetti più importanti è la consapevolezza, da parte pubblica, dell'impossibilità di destinare quote di risorse alla premialità dei singoli lavoratori delegata alla discrezionale valutazione dirigenziale.
Per questo, l'amministrazione è intenzionata, pur mantenendo ferma la distinzione tra le due quote del 70% e del 30%, ad individuare criteri oggettivi per quest'ultima quali i risultati raggiunti dagli uffici rispetto agli obiettivi assegnati ed una progressiva differenziazione da applicare ai lavoratori che sono stati oggetto di sanzioni disciplinari passate in giudicato.
L'amministrazione, inoltre, si è resa disposta a superare anche il vincolo relativo ai tempi di erogazione mediante l'effettuazione di un unico pagamento per entrambe le quote senza praticare, quindi, ulteriori accordi integrativi.
Le difficoltà nel presentare formalmente una nuova proposta derivano, secondo la parte pubblica, dal principio ispiratore inserito nel decreto dal ministro Tommaso Padoa Schioppa, oggetto di valutazione anche dell'organo di controllo della Corte dei Conti, che obbliga l'amministrazione a legare la distribuzione di queste risorse aggiuntive alla valutazione individuale.
Un ulteriore aiuto alla compatibilità con questi vincoli verrebbe, secondo l'amministrazione, dall'inserimento nell'accordo futuro, di un impegno tra le parti sulle modalità di erogazione della prossima "cartolarizzazione" (dal 1 giugno 2007 in poi) dove, il criterio dell'apporto individuale, deve diventare la base fondamentale della concertazione tra amministrazione e organizzazioni sindacali.
SMANTELLAMENTO MEF
La parte politica, pur riconoscendo il parere contrario delle organizzazioni sindacali al regolamento di organizzazione del MEF presentato dal Ministro Tommaso Padoa Schioppa, ritiene che sia fondamentale aprire un confronto con le parti sociali mediante tavoli tecnici e politici.
Un confronto, questo, che dovrà essere molto rapido e che si concentri sui punti fondamentali di contrasto affinché si individuino soluzioni condivise, ipotesi di modifica al regolamento prima che il testo venga trasmesso al Consiglio dei Ministri per il suo iter procedurale (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Funzione Pubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Parlamento, Presidenza del Consiglio dei Ministri).
L'estrema provvisorietà dell'incontro ci costringe ad usare estrema prudenza.
E' risultato lampante, comunque, che gli interlocutori politici e le alte sfere dell'amministrazione presenti all'incontro erano privi del mandato politico del ministro Tommaso Padoa Schioppa "a chiudere" sull'annosa questione delle risorse aggiuntive derivanti dal comma 165.
Infatti, il ministro è impegnato a Washington nei lavori del Fondo Monetario Internazionale, negli incontri con il presidente della Banca Mondiale Paul Wolfowitz e con il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale Rodrigo De Rato (prima di partecipare ai lavori del G7).
Così come ci appaiono del tutto "evanescenti" i buoni propositi in merito alle ipotesi di modifica del regolamento di organizzazione, considerato l'atteggiamento del ministro che ritiene come unici interlocutori, non tanto i lavoratori e i cittadini/utenti dei servizi erogati dal MEF ma la Banca Centrale Europea, il Fondo Monetario Internazionale, la Commissione Europea, la Banca d'Italia e Confindustria, con il suo "compagno" Presidente prossimo ad aderire al futuro Partito Democratico.
Vi terremo informati sul prosieguo della vicenda consapevoli, però, che solo mediante la partecipazione e la mobilitazione dei lavoratori si potranno raggiungere dei risultati.
Mobilitazione e partecipazione come quella che si è tenuta il 13 aprile 2007 a Benevento e che ha visto oltre duecento lavoratori del pubblico impiego protestare contro lo smantellamento del MEF che fa da apripista a quello dell'intera Pubblica Amministrazione.
Una giornata di lotta e di partecipazione che si è conclusa con l'incontro dal Prefetto, il quale ha dato piena assicurazione di un suo diretto intervento sulle questioni esposte dai lavoratori a partire da un incontro immediato con le istituzioni locali.
Una prima e concreta manifestazione che auspichiamo contagi tanti altri lavoratori che ancora rimangono "affacciati" alla finestra pensando che tutto quello vedono e che sta accadendo, non li riguardi direttamente.