L'incontro del 18 gennaio 2007
Il 18 gennaio 2007, si è tenuta la riunione con l'amministrazione sui due DPCM riguardanti rispettivamente il trasferimento di funzioni e di personale dal MEF all'INPS e alla PCM oltre ad una generica informativa sui passaggi tra le aree e sulla situazione degli idonei alle procedure di riqualificazione all'interno delle aree.
Schema del DPCM relativo al trasferimento all'INPS delle funzioni residuate allo Stato in materia di invalidità civile, cecità civile, sordomutismo, handicap e disabilità in attuazione dell'art. 10 del decreto legge n. 230 del 30.9.2005 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 248 del 2.12.2005.
L'amministrazione è entrata, subito, nel merito proponendo che il personale del MEF da trasferire all'INPS sia quello in servizio presso le CMV alla data del 30.9.2005 utilizzando, come criterio, la volontarietà espressa con istanza di parte.
Nel caso di istanze superiori al numero del personale da trasferire (300) la scelta avverrebbe seguendo la scelta dell'anzianità di servizio nella CMV prima e quella nell'amministrazione poi.
La RdB/CUB MEF ha contestato fortemente l'impostazione riduttiva e superficiale usata, dall'amministrazione, nel confronto ribadendo che la perdita di competenze delle CMV, peraltro di significativo valore sociale, segna l'inizio dello smantellamento del MEF.
La nostra O.S. ha, inoltre, dimostrato con dati numerici che, a fronte del trasferimento all'INPS del 70% di competenze delle CMV, si vuol far transitare solo il 30% del personale.
Di fatto, questa operazione, così concepita, pone le condizioni per la totale "cancellazione" delle CMV dall'organigramma del MEF, le quali si vedrebbero anche costrette a passare le consegne delle residue competenze (cause di servizio, pensioni di guerra etc.) alle ASL, così come "opportunamente" è previsto dal comma 429 della legge finanziaria 2007.
Non è azzardato prevedere che oltre 500 lavoratori (tra quelli delle CMV e quelli in servizio presso i quattro uffici di verifica della DCULST) diventeranno il primo contingente di personale "messo in esubero" al MEF.
Questo "contingente", si andrà ad aggiungere a quello determinato dalla drastica riduzione dei dipartimenti provinciali (comma 427 lettera a legge finanziaria 2007), dalla riorganizzazione dei dipartimenti centrali (comma 427 lettera b legge finanziaria 2007) e dal taglio da operare negli uffici di supporto (riduzione del 15% previsto dal comma 404 lettera f della legge finanziaria 2007).
Pertanto, la RdB/CUB MEF ha chiesto lo stralcio dal DPCM della parte riguardante sia il trattamento giuridico ed economico del personale (peraltro con forti ricadute penalizzanti) che l'individuazione del contingente da trasferire all'INPS.
La RdB/CUB MEF ha ribadito che le suddette materie sono da definire in una apposita convenzione in un tavolo negoziale tra l'INPS, il MEF e le OO.SS., fermo restando il principio sacrosanto che con le competenze deve transitare tutto il personale interessato.
Su questi rilievi, l'amministrazione ha balbettato risposte sconcertanti, affermando che questo è il massimo che è riuscita a "strappare" dall'INPS.
Le altre OO.SS. presenti, invece, hanno incentrato i propri interventi limitatamente alle condizioni economiche-giuridiche e ai dati numerici, rivestendo, ormai, il classico ruolo contabile e notarile già espletato nel precedente incontro sul decreto ministeriale siglato il 29 dicembre 2006 in attuazione dell'art.3, comma 165 della legge 350/2003 (cartolarizzazione).
DPCM recante disposizioni in ordine al trasferimento di strutture alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai sensi dell'art.1, comma 2 e 10 del d.l. 181/2006, convertito, con modificazioni, dalla legge 233/2006 (CIPE) e trasferimento di funzioni e personale al MISE.
La situazione, in questo caso, è tragicomica poiché l'incontro avviene a decreto già firmato e, quindi, operativo.
E' evidente che qualsiasi richiesta sarebbe stata solo un puro e inutile esercizio dialettico fine a se stesso.
Passaggi tra le aree.
L'amministrazione ha comunicato che si è concluso l'iter di individuazione della società incaricata a gestire la preselezione e, quindi, si è in procinto di avviare le procedure concorsuali.
A questo proposito saranno pubblicate, su intranet, 2500 quiz con le relative risposte che dovrebbero essere lo strumento di riferimento per i candidati.
Le istanze pervenute sono oltre 3500 per 588 posti !
Si prevede, per aprile, l'inizio dei corsi e per la fine di luglio il termine di tutta la procedura concorsuale.
La RdB/CUB MEF ha chiesto all'amministrazione la situazione sugli eventuali ricorsi legali in atto e le ricadute sulla procedura.
La parte pubblica ha risposto che ha notizie di ricorsi in fase di espletazione e che, comunque, questi eventuali atti legali pongono una seria ipoteca sullo svolgimento dei concorsi.
Non è difficile immaginare la deriva disastrosa di questo ennesimo scempio perpetuato ai danni delle legittime aspettative di avanzamento professionale di migliaia di lavoratori.
Idonei.
L'amministrazione, come di consueto, ha presentato una graduatoria degli idonei con i posti disponibili.
Da questa tabella si nota come i posti disponibili siano irrisori e, comunque, non utilizzabili con gli attuali strumenti normativi.
Si è assistito, quindi, al solito teatrino logorroico e insensato necessario per tentare di scaricare, tra i soggetti firmatari degli accordi e l'amministrazione, la responsabilità di questa situazione.
Non vi è stato nessun fronte ne del sì ne, tantomeno, del no come afferma "santa CISL", ma solo posizioni differenziate e, comunque, inconcludenti.
La RdB/CUB MEF si è limitata a ribadire che "il problema degli idonei" è una questione senza soluzione, frutto amaro di accordi e subaccordi intervenuti nel recente passato.
Sarebbe molto più dignitoso che l'amministrazione e le sigle sindacali firmatarie di questi disastri, si assumessero, di fronte ai lavoratori, la responsabilità di quanto generato.