Ma non li lasceremo soli !

La RdB/CUB, insieme al sindacalismo di base sarà presente davanti a Palazzo Chigi .

Roma -

 

Con 163 voti favorevoli e 126 contrari, il Senato ha approvato, ieri, l'emendamento del Governo interamente sostitutivo del decreto-legge n. 203 recante "misure di contrasto all'evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria" (ddl 3617) sul quale era stata posta la questione di fiducia.

Il provvedimento passa, ora, all'esame della Camera dei deputati.

Riportiamo, integralmente, il comunicato di fine seduta n. 892:

con 163 voti a favore e 126 voti contrari il Senato ha confermato la fiducia al Governo approvando l'emendamento interamente sostitutivo dell'articolo unico del ddl di conversione del decreto-legge n. 203 (ddl n. 3617), recante misure di contrasto all'evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria.

La maggioranza, attraverso le dichiarazioni di voto favorevole per i rispettivi Gruppi dei sen. Moro (Lega), Eufemi (UDC), Pedrizzi (AN) e Cantoni (FI), ha ribadito la positività delle norme contenute nel decreto, che si inserisce con coerenza nel solco delle politiche economico-finanziarie attuate dal Governo Berlusconi nel corso della legislatura, che hanno consentito al Paese di superare una difficilissima congiuntura finanziaria rispettando gli impegni assunti in sede europea, sostenendo i consumi interni, abbassando la pressione fiscale, incrementando l'occupazione, procedendo a riforme di struttura e creando le premesse per la ripresa economica che si va prospettando con chiarezza.

Con motivazioni diametralmente opposte hanno dichiarato il voto contrario dell' opposizione i sen. Marino (Com), Tommaso Sodano (Rifond), De Paoli (Misto), Filippelli (Udeur), Labellarte (SDI), Michelini (Aut), De Petris (Verdi), D'Amico (Margh) e Caddeo (DS); voto motivato dalla critica alle scelte di metodo e di merito del Governo, da un lato per aver impedito l'esame di un provvedimento ampliato a dismisura rispetto al testo originario con l'inserimento delle disposizioni contenute in altri tre decreti, dei quali uno decaduto ed uno mai discusso in Parlamento, nonché di una serie di provvedimenti di spesa per interventi localistici ed elettorali; dall'altro per aver imposto al Senato l'approvazione di un disordinato insieme di disposizioni che pregiudicano ulteriormente la trasparenza dei conti pubblici, sono inefficaci ai fini del conseguimento degli obiettivi prefissati, primo tra tutti quello della lotta all'evasione fiscale, incrementano la tassazione sulle imprese e scaricano in ultima analisi sui cittadini il peso di operazioni quali la privatizzazione della rete stradale sottoponibile a pedaggio attualmente gestita dall'ANAS e la ricerca di risorse attraverso una proliferazione dei giochi.

Continua, intanto, l'esame in Aula dei disegni di legge Finanziaria e Bilancio.

Ma, oggi, 10 novembre 2005, alle ore 12 si riunirà a Palazzo Chigi anche il Consiglio dei Ministri.

E sarà proprio oggi, secondo il ministro del Welfare Roberto Maroni, il giorno storico del varo del decreto sulla previdenza complementare (il furto del TFR/TFS). Infatti, il ministro ha annunciato la presentazione, al Consiglio dei Ministri, dello stesso testo di decreto portato nella riunione dello scorso 5 ottobre e poi rinviato alle Camere, nonostante l'opposizione dello stesso Maroni.

Ma, questa volta, il Ministro si siederà al tavolo forte del parere della Commissione lavoro della Camera oltre di quello, già ottenuto da tempo, di Confindustria e di Cgil, Cisl e Uil.

Ma non li lasceremo soli !

La RdB/CUB, insieme al sindacalismo di base promotore dello sciopero generale del 21 ottobre 2005, sarà presente davanti a Palazzo Chigi e invita i lavoratori a partecipare alla manifestazione contro il furto del TFR/TFS (voluto da Governo, Confindustria e Cgil, Cisl, Uil) e per il rilancio della previdenza pubblica.